Non è un momento splendido per il centrodestra italiano, che è uscito particolarmente teso e fratturato al proprio interno dalle ultime amministrative. Le urne non sempre clementi e alcune sconfitte di peso in città importanti italiane e tradizionalemente conservatrici, come Verona, segnano il passo ad un momento politico non particolarmente felice per la coalizione.
In questo senso la piccola Valle d’Aosta è stata un precursore, anzi probabilmente nella nostra regione il concetto stesso di centrodestra non è mai esistito. Fin’ora qualsiasi ipotesi di collaborazione fra le sezioni valdostane dei maggiori partiti di cdx – ossia Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega – era naufragata prima ancora di vedere la luce, affossata da differenze strategiche, ideologiche e screzi personali.
Proprio in questo momento di criticità, però, dal centrodestra valdostano potrebbe esser arrivato un segnale in controtendenza. Infatti, si sarebbe tenuto ieri sera un incontro, con tutta probabilità presso la sede di Forza Italia, che ha riunito le delegazioni locali di tutti i principali partiti della cosidetta area di centrodestra. Presente anche la delegazione di Italia al Centro.
Un incontro preliminare e in alcun modo risolutivo, ma che segna un dato: dopo la fine – almeno apparente – delle trattative per l’ingresso al governo con l’UV, anche la Lega Vallée d’Aoste deve tornare a confrontarsi e ad aprire un canale con gli altri partiti del cdx.
Sui temi del confronto non vi è ancora certezza, le incognite rimangono tante e aperte. Di certo è stato un momento per “tastarsi” a vicenda dopo anni di preclusioni e veti reciproci. Tra i non detti anche uno sguardo alle politiche del 2023, oramai ben più che in vista. E se questo sia stato solo un momento di confronto senza esiti – come altri in passato – o il primo passo di un cambio strategico complessivo lo potrà dire solo il tempo.
Giuseppe Manuel Cipollone