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Presentata l’edizione 2024 dell’Aosta Pride. I promotori: “il corpo è un atto politico”

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di Redazione

E’ stato presentato questo pomeriggio, 3 agosto, il programma per il Gay Pride di Aosta del 2024. L’Aosta Pride prevede diverse iniziative che si terranno dal prossimo 24 settembre all’11 ottobre, per un totale di 14 eventi diversi, tra spettacoli, mostre, laboratori e conferenze sui temi cari alla comunità LGBTQ+ militante.

Alla conferenza stampa di presentazione erano relatori: il Presidente del comitato promotore Giulio Gasperini, il Sindaco di Aosta Gianni Nuti, l’Assessore comunale alle Politiche Sociali Clotilde Forcellati e il Sindaco di Charvensod, Ronny Borbey, in rappresentanza del CELVA. Fra il pubblico anche il Consigliere di parità della Valle d’Aosta Katya Foletto e la Rettrice dell’Università della Valle d’Aosta Manuela Ceretta.

Quest’anno, inoltre, a concludere il ciclo di manifestazioni torna la parata per le vie del capoluogo, prevista con partenza da p.za della Repubblica alle 14:30 del 12 ottobre. Il tema al centro della settimana di manifestazioni, in questa edizione, è “il corpo”: il corpo “come atto politico e di autodeterminazione”.

Ed è proprio sulla locandina – disegnata dal fumettista di Topolino, Mattia Surroz – che si concentrano diversi interventi durante la presentazione, fra i quali quello del Sindaco Nuti: “felicità è aver fatto qualcosa per fare giustizia, dove giusitizia non c’è. Non poter esprimere ciò che si è, è una forma di ingiustizia. Questo è uno sforzo per cui una comunità non si può nascondere. Noto che nel manifesto c’è un impronta artistica importante, un famoso fumettista ha offerto questa immagine iconografica dove si raffigurano modi differenti e colori differenti con cui le persone si abbracciano. Spero che questo tema non sia divisivo, bisogna venirsi incontro. Nessuno si può sottrarre a questo sforzo di comunità”.

Parole riprese da Giulio Gasperini, Presidente di Arcigay Vd’A e portavoce del comitato promotore: “come abbiamo scritto nel manifesto dell’Aosta Pride, i corpi sono i luoghi che – prima di tutti gli altri – abitiamo. Sono gli atti politici per eccellenza con i quali ciascuna persona attraversa gli spazi, li occupa, li popola, con i quali si relaziona con l’alterità. Abitare il proprio corpo, mostrarlo, significa ribadire la propria unicità, soprattutto nel momento in cui l’affermazione di un corpo non implica e non comporta l’infrangersi di un diritto altrui”.

E ancora: “quest’anno l’Aosta Pride vuole ribadire questo: il piacere di possedere il corpo che più rappresenta la propria essenza, la propria unicità e il bisogno del diritto di autodeterminarsi (…). Questa è una questione di dignità e di libertà, perché nessun corpo è più unico di un altro, nessun corpo è più prioritario nella concessione del diritto di un altro“.

Endorsement pieno alla manifestazione arriva anche dai Comuni della Valle d’Aosta, rappresentati dal CELVA. A ribadire il sostegno il Sindaco Borbey: “il CELVA sostiene convintamente il Pride – dice –, tutti e 74 Comuni sostengono questa manifestazione. Grazie a chi si impegna in questa iniziativa”.

Manifesto Aosta Pride 2024

Locandina di presentazione, però, che è destinata a suscitare probabili perplessità nonostante l’auspicio del Sindaco Nuti. Evidente, infatti, è una certa ambiguità nella raffigurazione disegnata dal noto fumettista, che sembra evocare più una scena erotica che l’affettuosità di un abbraccio.