Il Pronto soccorso dell’ospedale Parini di Aosta è in affanno, ad ammetterlo è una nota stampa dell’USL Vd’A che però respinge le ipotesi di scenari eccessivamente critici.
“Con l’entrata nel periodo di punta dell’alta stagione estiva, l’ospedale di Aosta deve affrontare le settimane più difficili dell’anno per la pressione sui servizi di emergenza-urgenza. Il Pronto soccorso – l’unico per una Regione che moltiplica fino a 8 volte il proprio bacino di utenza attraverso le presenze turistiche – a luglio ha assorbito l’impatto estivo come non era mai capitato negli ultimi anni, ma adesso sta registrando un picco di accessi importante e creando momenti di affollamento e attesa”, ammette la nota dell’Azienda sanitaria regionale.
Secondo i numeri forniti dall’USL, lunedì appena trascorso – 5 agosto – si sarebbero superati i 150 accessi, raggiungedo le 66 persone presenti contemporaneamente nelle sale del PS e con un conseguente aumento anche del numero di pazienti che richiedono disponibilità di posto letto. “Si tratta principalmente di giovani con traumi e anziani con problemi cronici, per lo più cardiorespiratori”, specifica la nota.
A stemperare i toni è il Direttore generale dell’USL, Massimo Uberti, che ha detto: “il mese scorso il Pronto soccorso ha retto bene a quello che ormai da anni consideriamo un periodo di sovraccarico per i servizi di emergenza urgenza. I disagi sono stati contenuti e gestibili come non capitava da tempo (ci sono state solo alcune giornate di pressione nei giorni dell’alluvione). Ad agosto ci aspettiamo il periodo più critico, che infatti è iniziato in questi ultimi giorni e come accade tradizionalmente – a inizio settimana – dopo il weekend. Attraverso una serie di azioni organizzative, abbiamo potuto riassorbire l’eccesso di boarding nell’arco di 24 ore: lunedì mattina i pazienti in attesa di un posto letto erano 12, ieri sera erano solo 2. Siamo consapevoli di aver davanti settimane complesse, l’affollamento in alcune giornate sarà inevitabile, ma ci siamo attrezzati per ridurre al minimo le attese e i disagi”.
L’appello agli utenti del Pronto soccorso
La situazione – dichiara ancora l’USL – è “attentamente monitorata attraverso due incontri quotidiani” e vede l’attivazione di “ulteriori posti letto in discharge room, ottimizzando l’utilizzo delle RSA di Variney e Perloz per favorire le dimissioni”. Ovvero l’intenzione è esternalizzare dall’ospedale le degenze a basso profilo di complessità.
Inoltre, è stato attivato “per il periodo estivo il servizio di assistenza medica dedicato ai turisti, aprendo gli ambulatori per la gestione della guardia medica turistica nelle principali località di villeggiatura, nell’ottica di ridurre (…) gli accessi non appropriati in Pronto Soccorso”.
L’Assessore alla Sanità Marzi e il Direttore Generale dell’USL Uberti hanno voluto lanciare un appello: “tutto questo è possibile grazie al grande impegno dei nostri operatori a cui siamo certi si unirà la collaborazione della comunità intera per ridurre al minimo le visite al Pronto Soccorso che non rappresentano urgenze. La comprensione e la cooperazione di tutti sono cruciali per affrontare insieme questo periodo complesso che potrà protrarsi nelle prossime 2-3 settimane”.