Nel 2024 in Valle d’Aosta non è stata registrata alcuna rapina in banca. È quanto emerge dai dati forniti da OSSIF, il centro di ricerca sulla sicurezza dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI), che confermano come la regione sia – da questo punto di vista – tra le più sicure del Paese.
Il dato locale si inserisce in un contesto nazionale in miglioramento: le rapine allo sportello sono scese a 51, contro le 80 dell’anno precedente, segnando un -36,3%. Si abbassa anche l’indice di rischio – ossia il numero di rapine ogni 100 sportelli – che a livello italiano passa da 0,4 a 0,3. La riduzione delle rapine agli sportelli è parte di un trend decennale: dal 2014 al 2024, il fenomeno è diminuito del 93,6%.
Secondo ABI, questo risultato è il frutto di una crescente collaborazione tra il sistema bancario e le Forze dell’Ordine. “Abbiamo costruito una cultura della sicurezza solida a tutela di clienti e dipendenti”, ha commentato il DG dell’ABI, Marco Elio Rottigni, citando anche il ruolo del Protocollo d’Intesa nazionale siglato con il Dipartimento della Pubblica Sicurezza.
Tra i fattori chiave della prevenzione figurano anche gli investimenti delle banche – oltre 400 milioni di euro all’anno – in tecnologie di sicurezza e formazione del personale. La ‘Guida alla sicurezza per gli operatori di sportello’, elaborata da OSSIF in collaborazione con il Ministero dell’Interno, è oggi uno strumento diffuso nelle filiali per prevenire e gestire eventuali episodi criminali.
Il report OSSIF è stato presentato durante l’ultimo convegno ‘Banche e Sicurezza 2025’, momento di confronto tra istituzioni, settore bancario e industriale sulle sfide e le innovazioni in materia di sicurezza fisica e digitale. Un appuntamento che sottolinea l’importanza del coordinamento tra pubblico e privato nella difesa del sistema bancario, anche in realtà virtuose come la Valle d’Aosta.