E’ in corso dallo scorso 11 novembre e andrà avanti fino al 31 gennaio 2025, sotto i portici del Comune di Aosta, in piazza Chanoux, la mostra dedicata a diverse collezioni archeologiche custodite presso l’Area Megalitica di Aosta.
Si chiama ‘MEGAMUSEO’, ed è un percorso espositivo ricco di reperti antichi, riprodotti da immagini realizzate da fotografi d’arte e di archeologia che ne rivelano i dettagli più nascosti e curiosi. Senz’altro un allestimento suggestivo che potrà catturare l’attenzione e l’interesse del pubblico più esigente. L’Area Megalitica – e i suoi reperti – infatti non parlano solo della nostra regione, ma sono una formidabile testimonianza per la cultura megalitica europea.
L’imponente struttura architettonica, che sorge ad Aosta in c.so Saint-Martin-de-Corléans, è oggi un importante sito musuale (un MEGAMUSEO appunto) che espone collezioni di grande rilievo, in grado di illustrare la capacità dell’uomo di produrre oggetti utili o ornamentali con l’impiego di vari materiali: osso, legno, bronzo, pietra, vetro per citarne solo alcuni. Una testimonianza imperdibile dell’ingegno umano e dell’artigianalità che caratterizzavano le civiltà antiche.
I commenti istituzionali
“L’allestimento MEGAMUSEO – ha affermato l’Assessore regionale ai Beni culturali, Jean-Pierre Guichardaz – è pensato per catturare l’attenzione e, soprattutto, per promuovere la visita dell’Area Megalitica, un viaggio nel tempo per pubblici diversificati: famiglie con bambini, studenti, studiosi, appassionati di Preistoria e archeologia e curiosi di tutte le età“.
“MEGAMUSEO è un progetto di comunicazione, il risultato di un lavoro di squadra sviluppato dallo staff dell’Area Megalitica – ha aggiunto la dirigente Viviana Maria Vallet. L’ideazione creativa è dello Studio BConseil di Aosta che ha brillantemente interpretato l’obiettivo di catturare l’attenzione e accendere la curiosità del vasto pubblico appassionato di archeologia, di storia e di arte. L’Area Megalitica è un luogo iconico da non perdere, che connette il passato con il futuro della Regione Valle d’Aosta e della sua importante offerta culturale”.
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