Con la maggioranza a 21, l’UV che brinda e Forza Italia pronta a farsi da garante a Roma tutto sembre filare liscio per Renzo Testolin.
Ma una nota di Fratelli d’Itallia Valle d’Aosta – firmata dall’On. Enzo Amich – sembra arrivare a guastare la ritrovata armonia: “la chiusura dell’accordo per la nuova Giunta regionale rappresenta, a nostro avviso, l’errore politico e strategico più grave che potesse essere commesso per il futuro della Valle d’Aosta in questo momento cruciale”.
“Escludere Fratelli d’Italia – il principale partito della coalizione che governa il Paese e che esprime il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni – significa rinunciare a una collaborazione che avrebbe potuto portare benefici concreti ai valdostani e avviare una fase completamente nuova per la Vallée, all’insegna di un rafforzamento dei rapporti tra la Regione e il Governo nazionale”, mette nero su bianco l’Onorevole.
Che poi aggiunge: “Fratelli d’Italia rappresenta la prova tangibile di una discontinuità vera, concreta e credibile rispetto a un passato recente, perché capace di offrire serietà, competenza e un approccio diverso al governo dell’Autonomia, nell’esclusivo interesse dei cittadini valdostani. Una prospettiva resa evidente anche dal profilo e dall’impegno dei nostri eletti in Consiglio regionale – Lattanzi, Zucchi, Tuccari e Domanico – a testimonianza di una presenza radicata e costruttiva sul territorio. Il Governo nazionale e la sua maggioranza rappresentano oggi la garanzia più solida per la tutela e il rafforzamento dell’autonomia valdostana”.
Un errore strategico fatto dall’UV – secondo il Commissario di Fd’I – quello di trascurare il movimento di Giorgia Meloni quale interlocutore importante con il Governo nazionale: “ignorare questa realtà (…) non solo è un errore di valutazione, ma anche un segnale di chiusura che rischia di isolare ulteriormente la Valle d’Aosta in un momento in cui sarebbe invece fondamentale consolidare i rapporti istituzionali con Roma. Fratelli d’Italia continuerà a lavorare con responsabilità e coerenza, valutando ogni decisione e ogni voto in piena libertà, insieme agli alleati della Lega Vallée d’Aoste e del Centrodestra, ma senza vincoli rispetto a scelte che non condividiamo né nel metodo, né nel merito”.
“E’ bene ricordare che nessuna forza politica della coalizione può parlare o agire in rappresentanza esclusiva del Governo nazionale, che trova la sua sintesi politica e istituzionale unicamente nell’azione congiunta dei partiti che lo compongono”, conclude Amich che sottolinea l’occasione persa per “aprire una fase nuova” fatta di “serietà e rapporti costrittivi con il Governo della Nazione, guidato da Fratelli d’Italia, il partito che esprime il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni”.




