Sui rifiuti cade l’ultimo “slogan” della Giunta progressista: “più differenzi meno paghi”. Triste epilogo di una Giunta che ha fatto della tutela dell’ambiente il proprio simbolo più luminoso e che su questo scivolone rischia di chiudere il mandato.
Le opposizioni in Consiglio comunale di Aosta – Forza Italia, Lega e Renaissance Valdôtaine – sono sul piede di guerra e alla fine costringono il Vicesindaco Josette Borre ad un’amara considerazione: “è vero, il costo del servizio è aumentato, quindi probabilmente nessuno pagherà di meno”.
Suona come un gigantesco tapiro, l’ammissione della Giunta Nuti dopo la campagna di informazione che aveva invece promesso esattamente l’opposto, sostenendo – in fatto di rifiuti – di premiare economicamente i cittadini virtuosi e penalizzare gli altri.
Le novità
Tra le novità principali c’è l’introduzione di una quota legata a un numero minimo di conferimenti: per le utenze domestiche un single avrà inclusi 12 svuotamenti da 35 litri, pari a 420 litri complessivi. Il volume sale a 490 litri per nuclei di due persone, a 560 litri per famiglie di tre componenti, fino ad arrivare a 770 litri per i nuclei familiari di sei o più persone. Ogni conferimento eccedente il minimo stabilito comporterà un costo aggiuntivo di 2,91 euro a svuotamento.
La Tarip, inoltre, continuerà comunque a basarsi anche su una quota fissa, calcolata sui metri quadrati dell’abitazione e su una quota variabile legata al numero dei componenti del nucleo familiare, rapportata alle quantità presunte di rifiuti differenziati.
Restano alcune agevolazioni: l’esenzione totale è concessa a chi presenta un Isee inferiore a 8.500 euro, mentre è prevista una riduzione del 25% per Isee fino a 9.530 euro e per famiglie con almeno quattro figli e Isee fino a 20.000 euro. Le domande per beneficiare delle agevolazioni dovranno essere presentate entro il primo dicembre 2025.
I nuovi dati sono stati diffusi durante il Consiglio comunale che ha approvato l’introduzione della Tarip (tariffa rifiuti a misurazione puntuale) per il 2025.
Il piano finanziario prevede che i pagamenti, a carico dei cittadini, avverranno in quattro rate: due acconti in scadenza il 28 novembre 2025 e il 30 giugno 2026, seguiti da due rate di saldo previste per il 31 marzo e il 30 aprile 2026, che comprenderanno anche eventuali addebiti per i conferimenti aggiuntivi.