REDAZIONE@AOSTANEWS24.IT

Lettera al Direttore, onde elettromagnetiche: “la politica valdostana ignora la salute dei cittadini”

Picture of di Redazione

di Redazione


Hône, 19 aprile 2025


Gentile Direttore di AostaNews24,

leggendo articoli sui giornali sul tema delle onde elettromagnetiche, con la notizia che il Consiglio Regionale si oppone agli studi di approfondimento, siamo rimasti profondamente delusi. Ma non è una novità. Come cittadini abbiamo sempre cercato invano, proprio su questo argomento, un dialogo con la politica “chez nous”. Cosa servono lo Statuto speciale e l’Autonomia se in Valle abbiamo politici che non hanno il coraggio di organizzare convegni con medici e ricercatori per approfondire gli argomenti dell’attività elettrica del corpo umano e dei possibili danni alla salute provocati dalle onde e dalle frequenze di oscillazione elettromagnetiche?

La politica nostrana fa da scarica barile: vogliono fare pagare il dazio sull’informazione, sulla prevenzione e sulla precauzione. Le loro colpe le riversano sull’Europa e su Roma. Ma non è così. Il Parlamento europeo – già nel 1994 – invitava a non costruire elettrodotti vicino alle case per evitare danni alla salute.

Chiedendo consiglio ad un medico, professore di fisica, scrittore di medicina quantistica, fummo consigliati di non scontrarci nei dibattiti, ma di scrivere lettere ai giornali: gli scritti restano, le parole volano. E aggiunse che se un politico avesse investito il proprio denaro in azioni tecnologiche, non direbbe mai che le onde elettromagnetiche possono recare danni alla salute perché il suo obiettivo è l’attesa dei dividendi. La nostra casa è stata racchiusa da due elettrodotti di alta tensione. Abbiamo dovuto abbandonarla, per motivi di salute, dopo l’attivazione del secondo elettrodotto, su consiglio di tre medici perché vivavamo sintomi evidenti.

In conclusione, restiamo sempre in attesa di una risposta pubblica, possibilmente sui giornali, dai politici valdostani, eletti dal popolo per verificare lo stato di salute della democrazia, della civiltà e del progresso. Il popolo valdostano non deve essere una cavia, anche perché vive nella realtà del “fare”. A buon intenditore, poche parole!


Renzo Praduroux e Rosemary Cout

AostaNews24.it
Cercle Proudhon Edizioni
P.Iva 01242210076
Registrazione Tribunale di Aosta n.2/2015