Sulla riforma della legge elettorale è ora il PD valdostano ad alzare la posta. Assodato che si procede in direzione di un ritorno alle tre preferenze esprimibili, di cui una di genere, ora il Partito Democratico detta una propria condizione agli alleati.
L’introduzione della preferenza di genere è, infatti, per il PD solo “un primo passo”, che deve essere seguito “da alcune altre modifiche legislative che migliorano il momento del voto nel suo complesso”.
“Su tutte il PD Vd’A ritiene indispensabile prevedere la presenza di entrambi i generi nell’Esecutivo regionale e da questo punto di vista richiediamo un impegno politico da formalizzare nei prossimi giorni”. Questo il diktat agli alleati se vogliono contare sull’appoggio indispensabile del gruppo FP-PD .
“Rispetto ad altre esigenze emerse durante gli ultimi mesi – conclude il partito –, per immaginare un ragionamento organico sul momento del voto previsto per il prossimo autunno, il Pd Vd’A si mette a disposizione per trovare una soluzione politica ampia che definisca le nuove regole. Lo facciamo nella consapevolezza che le riforme non debbano essere patrimonio di nessuno, ma patrimonio dei valdostani, che nel momento massimo della democrazia rappresentato dal voto possano recarsi alle urne con regole certe, frutto di un’ampia condivisione.