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Le Olimpiadi di Scienze della Terra approdano ad Aosta: tra gli 8 italiani in finale anche una valdostana

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di Redazione

Si svolgerà dal 25 al 31 agosto ad Aosta, presso l’ISIT ‘Innocent Manzetti’ di via Chambery la fase finale delle IESO, le Olimpiadi Internazionali delle Scienze della Terra, giunte alla loro 15esima edizione.

Le prove, originariamente previste a Pechino, si stanno svolgendo ‘a distanza’ ancora quest’anno, a causa delle incertezze sanitarie in alcuni paesi del mondo.

Già nel 2011 l’Italia aveva organizzato a Modena la quinta edizione delle IESO sul tema ‘Earth Science Renaissance: Science, Environment and Art’: UNIMORE aveva predisposto le prove teoriche e pratiche, mentre si era svolta in Valle d’Aosta l’International Team Field Investigation in 7 località diverse della Regione.

Oltre 200 studenti, più di 40 paesi di 35 paesi di tutto il mondo sono impegnati quest’anno in questa competizione, riconosciuta anche dal Ministero dell’Istruzione per la Promozione delle eccellenze.

Il team italiano, costituito da 8 studenti provenienti da tutta Italia, Matteo Oldani di Magenta, Alessandro Beretta di Vimercate, Mirko Darren Django di Reggio Emilia, Matteo Trombetta di Monza, Paolo Basso di Roma, Erika Marcotullio di Fenis, Amina Charraki di Ispica e Caterina Asquini di Udine sarà invece in presenza ad Aosta ed effettuerà le prove dal laboratorio del Manzetti.

Alcuni di loro, selezionati dopo diverse fasi, regionali e nazionali, hanno partecipato ad uno stage di formazione nel mese di luglio in Valle d’Aosta, per prepararsi alla competizione internazionale e in particolare per realizzare un elaborato di gruppo, il National Team Field Investigation, in cui hanno approfondito, con l’aiuto di docenti universitari, le loro conoscenze sul Cervino e l’alta Valtournenche, elaborato che presenteranno ad una commissione internazionale.

La cerimonia di apertura sarà il 25 agosto alle 12.00, a cui interverrà per dare il benvenuto agli oltre 300 partecipanti l’Assessore all’Istruzione Luciano Caveri.

Anche quest’anno le prove cercheranno di valutare le competenze degli studenti partecipanti; verranno proposti dei Data Mining Test, un test dove gli studenti devono ricavare informazioni da un insieme di dati non organizzato, su temi e contesti vari che richiedono di mettere in gioco diverse competenze attraverso quesiti da risolvere utilizzando risorse digitali, elaborando dati e ragionando su carte e grafici.

La particolarità delle IESO, rispetto ad altre Olimpiadi scientifiche è proprio questa varietà di prove, che mettono in gioco competenze diverse, dal problem solving, il lavoro in squadra, le capacità comunicative, tutte soft skills richieste nella scuola e nel mondo del lavoro.

Il programma della settimana prevede anche due lectio magistralis, dall’Osservatorio Astronomico di Saint Barthélemy, il 25 pomeriggio tenuto da ricercatori dell’Osservatorio e da esperti di EduINAF e da Courmayeur, dal Pavillon della Skyway, sul tema del riscaldamento globale tenuta da docenti dell’Università degli studi di Milano.

Le lezioni, così come le diverse fasi, potranno essere seguite dal sito www.IESO2022.com e dal canale youtube delle IESO. Per ogni ulteriore informazione è possibile consultare il link https://www.ieso2022.com, o contattare gli indirizzi mail info@iESO2022.com e la referente s.occhipinti@mail.scuole.vda.it.

 

 

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