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La Valle d’Aosta celebra il 77° anniversario dello Statuto speciale e il 79° dell’Autonomia

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di Redazione

La Valle d’Aosta ha celebrato ieri, 23 febbraio, la sua Autonomia speciale con una cerimonia solenne nella Sala Maria Ida Viglino di Palazzo regionale. L’evento ha segnato il 77° anniversario dello Statuto speciale e il 79° della conquista dell’Autonomia, momenti fondamentali nella storia regionale.

Dopo l’apertura musicale del Coro Penne Nere e la lettura di un estratto dal discorso pronunciato dal Presidente della Repubblica lo scorso settembre, hanno preso la parola i rappresentanti istituzionali valdostani e ospiti di rilievo, tra cui il Presidente del Gran Consiglio del Cantone Vallese Muriel Favre-Torelloz e il Presidente della Provincia Autonoma di Bolzano Arno Kompatscher.

Testolin: “Autonomia è un cantiere aperto”

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha sottolineato l’importanza del legame della Valle d’Aosta con i territori transfrontalieri: “al di là dei confini ufficiali, la Valle d’Aosta fa parte di una rete fitta di relazioni non solo economiche e istituzionali, ma anche sociali, culturali e di amicizia, che si sviluppano all’interno di una comunità transfrontaliera che abbraccia una parte d’Italia, della Francia e della Svizzera”.

Testolin ha poi lanciato un messaggio politico chiaro a chi vorrebbe ridimensionare l’Autonomia valdostana: “vogliamo ricordarlo a chi immagina o spera di cancellare il nostro particolarismo con un disprezzo politico nei confronti del nostro patrimonio, che affonda le sue radici nel passato e che abbiamo cercato di rafforzare negli ultimi anni“.

Il Presidente ha infine espresso la vicinanza della Regione al Capo di Stato Sergio Mattarella dopo gli attacchi subiti la scorsa settimana dalle istituzioni russe, ricordando come il Presidente Mattarella abbia riconosciuto il valore delle istituzioni autonome valdostane e il ruolo del bilinguismo.

Bertin: “l’Autonomia deve sapersi rinnovare”

Nel suo intervento, il Presidente del Consiglio della Valle, Alberto Bertin, ha posto l’accento sulle sfide europee che si riflettono anche sulla realtà valdostana: “l’Unione Europea si trova oggi di fronte alla crescita dei populismi, alle sfide economiche e alle messe in discussione del suo modello di integrazione. Il futuro della nostra Autonomia dipende dalla sua capacità di rinnovarsi, dalla sua volontà di farsi garante della legalità e della tutela dei diritti”.

Kompatscher: “Speciali tra le Speciali”

Dalla Provincia autonoma di Bolzano è giunto l’oramai storico Presidente Arno Kompatscher, che ha evidenziato le similitudini tra le due realtà autonome: “come la Provincia autonoma di Bolzano, la Valle d’Aosta è “Speciale tra le Speciali” per la presenza di un’importante minoranza linguistica e per la capacità di proteggerla, valorizzarla e garantirne lo sviluppo”.

Il Presidente della Provicia Autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher

Riconoscimenti ai protagonisti dell’Autonomia

Come da tradizione, la cerimonia si è conclusa con la consegna delle onorificenze regionali.

Tra i Cavalieri dell’Autonomia, figure di spicco della cultura, dello sport e dell’associazionismo valdostano, tra cui Lino Blanchod, fondatore dell’Orchestra d’Armonia della Valle d’Aosta, e Anna Torretta, guida alpina e architetta.

Il titolo di Amico della Valle d’Aosta è stato invece conferito a personalità che hanno contribuito al rafforzamento dei rapporti della Regione verso l’Italia e l’estero, come Olivier Français, Presidente della società svizzera del Tunnel del Gran San Bernardo, nnoché Fabrice Pannekoucke, Presidente della Regione Alvernia-Rodano-Alpi.

Con queste celebrazioni, la Valle d’Aosta ha riaffermato il valore della sua Autonomia, sottolineando la necessità di difenderla e rinnovarla di fronte alle sfide future.

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