La Procura della Corte dei Conti valdostana ha messo nel mirino 13 esponenti politici e tre dirigenti regionali per presunte irregolarità nella concessione dei contributi ad Arev, fra il 2017 e il 2018. Il danno erariale contestato ammonta a 4 milioni di euro e sono due le Giunte regionali chiamate a risponderne.
L’avvio del procedimento, in capo al Procuratore contabile Giuseppe De Rosa, si basa su accertamenti svolti dalla Guardi di Finanza. Ad esser contestata è l’applicazione di due delibere di Giunta, con le quali sono stati concessi i contributi, basate sulla l.r. 17 del 2016.
Secondo l’ipotesi inquirente – si legge su Ansa Vd’A – “l’esecutivo regionale ha provveduto all’attribuzione ad Arev dei contributi, peraltro negli anni identicamente reiterata, non solo in mancanza di ogni autorizzazione legislativa di spesa che tanto le avrebbe consentito legittimamente di disporre, ma altresì in violazione di condizioni e limiti, espressamente dettati dagli Ordinamenti europeo e regionale. In palese violazione, pertanto, del principio di legalità dell’azione amministrativa”.
Trasversali gli inviti a dedurre per i soggetti chiamati a rispondere: fra questi ci sarebbero Laurent Viérin, Luigi Bertschy, Emily Rini, Mauro Baccega, Aurelio Marguerettaz, Jean-Pierre Guichardaz, Alessandro Nogara e Renzo Testolin, per quanto riguarda la prima tranche contestata. Poi a comparire saranno anche l’ex Presidente Nicoletta Spelgatti, Stefano Aggravi, Elso Gerandin, Claudio Restano e Paolo Sammaritani.
Inoltre, l’invito a dedurre è stato inviato anche ai dirigenti regionali Cristoforo Cugnod, Fabrizio Savoye e Patrizia Mauro. Per loro ad esser contestato è il parere favorevole circa la regolarità contabile del contributo.