Jean Dondeynaz è stato riconfermato alla guida della CISL Valle d’Aosta. La sua rielezione a Segretario generale è arrivata sabato 17 maggio al termine del XX Congresso Confederale regionale, con 33 voti su 35 delegati. Per Dondeynaz, 56 anni, si tratta del terzo mandato consecutivo.
Assieme a lui sono stati eletti, con la stessa maggioranza, Manuela Malesan ed Enzo Berthod all’interno dell’Ufficio di Segreteria.
Nel suo intervento, Dondeynaz ha ringraziato i delegati per la fiducia rinnovata e ha tracciato le priorità del nuovo mandato: “viviamo un contesto globale complesso, dove le fragilità economiche si intrecciano con scelte geopolitiche che impattano direttamente sul lavoro. Dobbiamo restituire identità alla Valle d’Aosta, rilanciando i territori montani e contrastando lo spopolamento”.
Due le parole chiave indicate dal segretario: “attrarre” e “partecipare”, strumenti essenziali – ha spiegato – per disegnare un futuro sostenibile, valorizzando ambiente, turismo responsabile, agricoltura di qualità, artigianato innovativo e politiche capaci di arginare il declino demografico.
Economia verde, politiche abitative, scuola, servizi e lavoro saranno i pilastri della strategia CISL. “Serve – ha aggiunto il Segretario – una visione condivisa tra istituzioni, parti sociali e comunità locali. La nostra CISL è oggi più giovane, più femminile e ancora più vicina ai bisogni concreti delle persone”.
Al Congresso ha preso parte anche la Segretaria generale della CISL nazionale, Daniela Fumarola, che ha elogiato il modello valdostano: “la Valle d’Aosta è un esempio positivo. Da un passato agricolo e pastorale è passata a un’economia moderna e integrata, con un PIL pro capite tra i più alti d’Italia grazie a settori come turismo, idroelettrico, agroalimentare e servizi pubblici locali”.
Fumarola ha richiamato le sfide comuni a livello nazionale: declino demografico, transizione ecologica, lavoro stabile e qualificato, formazione tecnica e potenziamento infrastrutturale. “La CISL – ha concluso – deve essere presente sul territorio, vicina ai lavoratori e lavorare con le istituzioni per un modello di sviluppo equo e duraturo”.