Era nell’aria e alla fine è arrivata: la mossa che spariglia le carte al Comune di Aosta (e forse non solo) è servita. Ieri in serata, i rispettivi direttivi hanno dato via libera alla decisione: si riparte “da un blocco autonomista”.
A costituire l’inedita alleanza per le comunali di Aosta, da un lato l’Union Valdôtaine, dall’altro gli Autonomisti di Centro, ovvero la federazione tra Rassemblement Valdôtain, Stella alpina e Pour l’Autonomie. E’ attesa nei prossimi giorni la conferenza stampa che confermerà pubblicamente la decisione.
Una mossa che segna una sempre più probabile discontinuità con la precedente consiliatura, a guida autonomista-progressista, incarnata dall’attuale Sindaco Gianni Nuti. A sorpresa a rimanere margine dell’alleanza, al momento, è infatti il Partito Democratico, con il quale il nuovo blocco autonomista si affretterà ad aprire un tavolo. A livello di principio, la stessa disponibilità è aperta alle forze moderate del Centrodestra (alias Forza Italia), anche se le possibilità di spaccare una coalizione già avviata restano più remote.
Invece, ad esser esclusi a priori da questa neonata coalizione sarebbero i partiti di estrema sinistra e Fratelli d’Italia a destra.
Le quotazioni di un sostegno ad un Nuti-bis, da settimane in forte calo, si riducono quindi al lumicino, anche se attualmente non stanno circolando ancora nomi alternativi attendibili. Il Sindaco uscente, invece, stranamente arrendevole nelle ultime interviste pubbliche, potrebbe preparare qualche colpo di coda inaspettato.
Giuseppe Manuel Cipollone