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Indice MAQI 2025: ad Aosta poco assenteismo, ma il capoluogo è ultimo per qualità della classe politica

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di Redazione

L’indagine nazionale MAQI (Municipal Administration Quality Index), pubblicata dal ‘Sole 24 Ore’, consegna un risultato particolarmente severo per il Comune di Aosta, che si colloca all’ultimo posto tra i 112 capoluoghi italiani nella categoria dedicata alla qualità dei politici locali.

Un dato che emerge con chiarezza sia nel rapporto scientifico, sia nelle analisi diffuse dalla stampa nazionale, che pone la classe dirigente aostana come fanalino di coda a livello italiano.

Ultimi per qualità della politica: Aosta 112ª su 112

Nell’area del MAQI che valuta:

  • anni medi di istruzione degli amministratori (Sindaco, Vicesindaco, Assessori, Presidente del Consiglio);
  • profili professionali (white collars, professionisti, manager);
  • equilibrio di genee:

Aosta registra il punteggio più basso d’Italia. Il dato più critico riguarda la scarsità di informazioni ufficiali su professione e titoli di studio degli amministratori.

Gli indicatori rilevati mostrano inoltre:

  • 13 anni medi di istruzione per gli amministratori (contro una media dei capoluoghi di 15,91);
  • una presenza ridotta di profili ad alta qualificazione;
  • livelli di equilibrio di genere inferiori alle medie nazionali.

La macchina amministrativa invece funzionerebbe: Aosta prima in Italia

Il dato negativo sulla politica locale è accompagnato da un risultato opposto sul fronte della struttura amministrativa: Aosta ottiene il primo posto nazionale per la qualità dei burocrati locali.

Tra gli elementi che hanno determinato la leadership:

  • minor tasso di assenteismo d’Italia: 10 giorni annui per dipendente (contro i 41 di Caltanissetta);
  • buona istruzione media del personale;
  • stabilità e continuità della macchina amministrativa.

Un quadro che indica un apparato comunale efficiente e in grado di garantire servizi regolari, pur operando – come sottolineato dagli autori dello studio – in un contesto di risorse umane sempre più ridotte a livello nazionale.

La posizione complessiva nel quadro nazionale

Il MAQI – elaborato su 11 indicatori e tre dimensioni (burocrazia, politica, finanza) – analizza 7725 Comuni italiani utilizzando dati ufficiali dal 2001 fino al 2023. Nel ranking generale dei capoluoghi Aosta non figura tra i primi né tra gli ultimi, ma emerge con nettezza la distonia tra performance amministrativa e qualità politica.

Un risultato che, come evidenziato dagli analisti, suggerisce una struttura comunale in grado di reggere il confronto con i capoluoghi più grandi, ma accompagnata da una leadership politica percepita come poco qualificata, poco trasparente o scarsamente documentata.

Il significato per il territorio: un campanello d’allarme

I dati del MAQI 2025 pubblicati dal ‘Sole 24 Ore’, ripresi dalla stampa locale, evidenziano una criticità che riguarda direttamente la credibilità istituzionale del Comune di Aosta. In un contesto nazionale in cui i Comuni sono chiamati a gestire fondi, investimenti e politiche complesse, l’assenza di indicatori solidi sulla qualità della leadership può rappresentare un limite strategico e operativo.

Al contempo, il primato amministrativo di Aosta conferma la presenza di un apparato professionale competente e affidabile, il cui lavoro rimane essenziale per il funzionamento dell’Ente.

Una fotografia che richiede risposte

Per la città capoluogo, l’indagine MAQI 2025 rappresenta un quadro doppio e contraddittorio:

  • politica locale ultima in Italia;
  • burocrazia comunale prima per efficienza.

Una combinazione che richiama l’esigenza di rafforzare trasparenza, competenze e rappresentatività della classe politica, affinché la qualità amministrativa non resti isolata e possa persino prendere il sopravvento nelle scelte decisionali riguardanti la visione e il governo del territorio.

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