Il corpo senza vita del pilota argentino di parapendio precipitato sul versante italiano del Monte Bianco è stato recuperato questa mattina – 27 giugno – dal Soccorso Alpino Valdostano. Le condizioni meteorologiche favorevoli hanno finalmente permesso l’intervento nella zona della cresta del Brouillard, nei pressi del Picco Luigi Amedeo, ad oltre 4000 metri di quota.
Il parapendista era decollato mercoledì scorso dalla zona del Brévent, a Chamonix (Francia), in compagnia di un altro sportivo che aveva poi fatto rientro a metà giornata. Il pilota argentino aveva invece deciso di proseguire il volo. L’allarme per il mancato rientro è scattato in tarda serata ed è stato esteso anche alle autorità italiane attorno all’01:30 della notte.
Un primo sorvolo era stato effettuato subito, ma il maltempo in quota aveva costretto i soccorritori a rientrare. Nella mattinata successiva, un secondo tentativo si era concluso allo stesso modo, fino a una breve schiarita – intorno alle 06:30 – che aveva consentito di individuare il corpo. Tuttavia, non c’erano state le condizioni di sicurezza necessarie per procedere al recupero.
Le operazioni sono risultate complesse non solo per la perturbazione in quota, ma anche per la presenza della vela rimasta impigliata a uno sperone roccioso, che rischiava di gonfiarsi per effetto delle pale dell’elicottero, compromettendo la manovra. Solo nella mattinata odierna le condizioni sono state ritenute idonee per completare il recupero.




