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Inchiesta sull’incendio boschivo tra Aymavilles e Villeneuve dell’estate 2023, chiuse le indagini

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di Redazione

Chiusa la fase di indagine su quella che si annuncia una maxi-inchiesta relativa alle possibili responsabilità nel grande incendio che – nel luglio 2023 – ha devastato circa 115 ettari di bosco tra Aymavilles e Villeneuve.

Dopo oltre un anno di indagini, sarebbero oltre 10 gli indagati – ripartiti in tre filoni – da parte della Procura di Aosta. Sotto la lente degli inquirenti il Direttore della Protezione civile regionale, Valerio Segor, a cui vengono contestate presunte condotte che avrebbero aggravato, in modo colposo, le conseguenze delle fiamme. Segor non avrebbe attivato tempestivamente una convenzione per aggirare le presunte inefficenze della compagnia elicotteristica Sky Aviation. A riportare la notizia è ANSA Vd’A.

Ma sul banco degli imputati ci sarebbe anche il comandante del Corpo forestale della Valle d’Aosta, Luca Dovigo, che viene indagato per aver rivelato indebitamente dei “segreti d’ufficio” circa le indagini in corso ad un dirigente regionale.

Rispetto alle varie ipotesi – circolate in un primo momento – sull’origine dell’incendio, la Procura si è orientata sullo scenario di un innesco dovuto ad un problema ad una linea elettrica di Deval. Il rogo poi sarebbe andato fuori controllo anche per il forte vento che soffiava in quei giorni. Fra gli indagati, pertanto, figura anche l’AD di Deval, Giorgio Pession. In questo filone, le ipotesi di reato, sarebbero fattispecie colpose relative all’incendio boschivo e l’inquinamento ambientale.

A finire nell’inchiesta, inoltre, sarebbero i vertici è dell’azienda elicotteristica Sky Aviation. L’ipotesi d’indagine ruota intorno a presunte fatture gonfiate, presentate alla Regione Valle d’Aosta, relative a minuti di volo non svolti.