Il Partito Democratico si intesta l’ennesima battaglia di cartapesta, criticando aspramente il calendario 2025 della Polizia penitenziaria.
Secondo i dem, che annunciano battaglia con un’interrogazione a prima firma del Deputato Michela Di Biase, il calendario mostrerebbe immagini incostituzionali, come “l’utilizzo di manganelli, armi, scudi antisommossa“. Tanto basta, secondo il PD, per chiederne il ritiro al Governo.
Pronta la risposta del Sindacato di Polizia penitenziaria Si.N.A.P.Pe, che “esprime sconcerto e profondo rammarico per le recenti dichiarazioni dei parlamentari del Partito Democratico che, a fronte della pubblicazione del calendario 2025, sembrano voler strumentalizzare un’iniziativa interna al Corpo per alimentare polemiche politiche che nulla hanno a che vedere con la realtà quotidiana delle nostre carceri”.
A tal proposito, il Segretario generale del Sindacato, Roberto Santini, ha voluto sottolineare: “le critiche mosse al calendario della Polizia Penitenziaria sembrano distanti anni luce dalla realtà che vivono quotidianamente gli agenti negli istituti di pena. Forse, i parlamentari critici avrebbero preferito immagini intente a ritrarre agenti feriti, con divise strappate e volti sanguinanti, per meglio soddisfare una narrativa che li conforta politicamente”.
“Il calendario e il video che lo accompagna – aggiunge Santini – non è una celebrazione della violenza, bensì un tributo al sacrificio e alla professionalità degli agenti, che affrontano quotidianamente rivolte, suicidi, sovraffollamento e situazioni che richiedono di un alto livello di competenza e umanità”.
Messaggio condiviso anche dal Vicesegretario Si.N.A.P.Pe di Piemonte e Valle d’Aosta, Matteo Ricucci.
“Invitiamo i firmatari di queste dichiarazioni ad accostarsi alla realtà
penitenziaria senza pregiudizi, ma con rispetto e responsabilità – dice Ricucci. Non c’è rieducazione senza sicurezza e non ci sarà mai dignità per i detenuti senza garantire prima la dignità del personale che li custodisce”.
Il Si.N.A.P.Pe ha ribadito il proprio sostegno al Corpo di Polizia Penitenziaria, invitando il Ministro della Giustizia Nordio a non cedere alle strumentalizzazioni del Partito Democratico.