La Valle d’Aosta, non solo sportiva, è in lutto: ieri è deceduto Lino Jordan, tra i pionieri del biathlon italiano, con all’attivo numerose presenze a Olimpiadi e Campionati Mondiali.
Una vera icona della ‘Coumba freida’, oltre che ad atleta di altissimo livello, Lino Jordan – 79 anni compiuti lo scorso 15 maggio, nativo di Saint-Rhémy-en-Bosses -, era molto conosciuto come ‘rabeilleur’ e nel mondo degli allevatori e della Bataille des Reines.
Fondista, scialpinista, ma è il Biathlon che gli ha regalato fama mondiale: due partecipazioni alle Olimpiadi (Sapporo 1972 e Innsbruck 1976; 7° nell’Individuale e 6° in Staffetta) e a ben sei edizioni dei Campionati Mondiali (dal 1974 al 1978, nell’ordine Minsk, Lake Placid, Anterselva – due edizioni consecutive -, Lillehammer – 8° nella Sprint – e Hocfilzen), palmares completato da dieci medaglie nelle rassegne tricolori (tre d’oro).
Lino Jordan è stato membro della Commissione Biathlon del Comitato Asiva dal 1988 al 1990, oltre allenatore della squadra nazionale ‘B’ dal 1981 al 1984.
L’ultimo saluto a Lino sarà dato domani, 8 giugno, alle 14.30, nella Chiesa di Etroubles. Il presidente del Comitato Fisi-Asiva, Marco Mosso, a nome del direttivo, rivolge le più sentite condoglianze alla famiglia di Lino: la moglie Luciana e i figli Ivan e Lorena.