Oltre 350 persone hanno riempito il salone conferenze dell’Hotellerie du Cheval Blanc, giovedì sera, 19 giugno, in occasione dell’evento incentrato sull’UE, sul Green Deal e il Rearm Europe con ospite il Gen. Roberto Vannacci. Grande entusiasmo dalla platea, con tanti militanti e simpatizzanti della Lega, ed anche qualche curioso, hanno applaudito l’Europarlamentare Vannacci, di recente nominato anche Vicesegretario federale della Lega.

Intervistato da Simona Campo, Vannacci ha spaziato dal libro che lo ha lanciato alla notorietà ‘Il mondo al contrario’, per passare all’immigrazione, all’ecologismo ideologico, fino alla situazione internazionale e all’UE.
“Passando vicino alla Dora, il vostro fiume, ho pensato quante volte ci stiano parlando di invasioni russe imminenti: ma io non ho visto cosacchi abbeverare i loro cavalli. Invece vedo un’immigrazione fuori controllo, che ogni giorno crea disordini e pericoli per le nostre strade. L’invasione russa che l’Europa agita come spettro” – secondo il Generale – cela la volontà di dare il via ad una corsa al riarmo per sostenere e rilanciare “l’economia tedesca e, in parte, francese”.
Vannacci ne ha anche per il modello multiculturale, agognato dai liberal-progressiti europei, che in realtà crea delle società drammaticamente conflittuali al proprio interno, oltre ad erode gli ultimi scampoli dello Stato sociale: “la multiculturalità crea le basi del conflitto sociale, ed è in contrasto con il concetto di Patria nata dalla Rivoluzione francese, che si basa proprio su una cultura e dei valori universali comuni. Per esempio gli Stati Uniti, che sono il modello per eccellenza in questo senso, sono anche una delle società con i più alti tassi di criminalità e violenza”.
Ma spazio anche ai temi ambientali, dove il leghista sottolinea come le riforme imposte dall’UE – fortemente ideologiche – stiano diventando un incubo per le classi medie, nonché una vera zavorra per l’industria europea sempre meno competitiva nei confronti degli altri players internazionali.
“L’Unione Europea ci obbliga – e ci obbligherà – a politiche ambientali, che ovunque nel mondo sono state accantonate. Così metteranno in crisi la classe media, coloro che non potranno acquistare l’ultimo modello di auto elettrica o disporre di una casa nella classe energetica voluta dai burocrati. Una deriva illiberale, che i dati dimostrano non stia portando alcun beneficio in termini ambientali”, conlude Vannacci.
Un successo, dunque, la visita per il Vicesegretario federale del Carroccio Roberto Vannacci, accolto da centinaia di persone assorte dal suo intervento, che – in un passaggio – è stato tenuto in un ottimo e fluente francese. “Così abbiamo dimostrato a certi sedicenti autonomisti, come il Generale parli francese meglio di loro”, ci dicono dalla Segreteria del Carroccio.