Gli impianti di risalita si confermano un motore per l’economia della Valle d’Aosta, grazie a un effetto moltiplicatore che vede ogni euro prodotto dagli impianti generare quasi tre euro nell’economia regionale. La catena del valore contribuisce al 9,4% delle entrate fiscali regionali, oltre a sostenere l’occupazione con 4.500 posti di lavoro equivalenti a tempo pieno, pari all’8,2% degli occupati nella regione, per un totale di 117 milioni di euro in salari lordi.
Turismo e hospitality i maggiori beneficiari
La principale ricaduta economica si registra nel settore dell’hospitality, che assorbe il 60% del valore condiviso generato dagli impianti. Il comparto ricettivo crea un valore di 212 milioni di euro, suddivisi tra strutture alberghiere e non alberghiere (106,7 milioni), attività sportive e commerciali (56,6 milioni) e ristorazione (50,2 milioni).
Un asset strategico per il futuro
L’analisi evidenzia il ruolo strategico degli impianti di risalita non solo per il turismo, ma per l’intero tessuto economico e sociale valdostano. Alessandro Marangoni – docente universitario e AD di Althesys -ha sottolineato come questi impianti garantiscano un ritorno economico ampio e diffuso, fungendo da catalizzatore per molte attività sul territorio.
Con una crescita costante e un impatto significativo su PIL, occupazione e fiscalità, gli impianti rappresentano un modello di sviluppo integrato che valorizza risorse naturali, turistiche e imprenditoriali della regione. Un investimento, dunque, che non si limita al breve termine, ma fornisce una proiezione di prosperità anche per il futuro della regione.