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Esercito, per le Truppe Alpine si conclude l’esercitazione ‘Volpe Bianca 2025’

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di Redazione

Si è ufficialmente conclusa oggi sulle Dolomiti l’esercitazione internazionale ‘Volpe Bianca 2025’, che ha coinvolto oltre 1300 militari delle Truppe Alpine dell’Esercito, impegnati per cinque giorni tra Alto Adige e Veneto. L’evento ha rappresentato un importante banco di prova per la capacità artica della Forza Armata, con un focus particolare sulle tecnologie avanzate applicate all’operatività in ambienti estremi.

La cerimonia di chiusura

La cerimonia conclusiva si è svolta in piazza Dibona, con la presenza del Sottosegretario alla Difesa con delega all’ambiente artico, Isabella Rauti, e del Generale Michele Risi, comandante delle Truppe Alpine. Durante l’evento sono stati consegnati i diplomi di partecipazione alle esercitazioni Ice Patrol e Ice Challenge, che hanno coinvolto tutti i reggimenti delle brigate alpine Julia e Taurinense, oltre a unità provenienti da Polonia e Romania, sotto la supervisione del Centro Addestramento Alpino.

Ice Patrol e Ice Challenge: prove di resistenza e abilità

La Ice Patrol è stata una prova di resistenza e pianificazione della durata di 72 ore, che ha testato le capacità di combattimento in quota attraverso sfide come il superamento di ostacoli naturali notturni, azioni a fuoco, soccorso di militari feriti e utilizzo delle comunicazioni radio in lingua inglese.

Parallelamente, la Ice Challenge ha visto i partecipanti impegnati in una staffetta sci-alpinistica su un percorso di 16 km con 1000 metri di dislivello. La competizione ha avuto inizio alla Nordic Arena di Dobbiaco e ha coinvolto, oltre ai reparti alpini, anche atleti del Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa, in un evento dedicato alla memoria dei caduti nelle missioni internazionali del dopoguerra. Lungo il percorso erano presenti 25 pannelli commemorativi, tra cui uno dedicato al Maresciallo Capo Luca Polsinelli, decorato con la Croce d’Onore alla memoria per il suo sacrificio in Afghanistan nel 2006.

Tra i protagonisti delle prove, gli alpini del 9° Reggimento dell’Aquila, che hanno affrontato la sfida con una preparazione intensa sulle montagne abruzzesi. Numerosi anche i militari provenienti da Avezzano, Pescara e L’Aquila, impegnati nei vari reparti delle Truppe Alpine.

Arctic Shield: l’innovazione tecnologica sul campo

All’interno dell’esercitazione Volpe Bianca 2025 si è svolta Arctic Shield, un’operazione ad elevato contenuto tecnologico che ha visto l’impiego di droni e sistemi di guerra elettronica da parte del 9° Reggimento Sicurezza Cibernetica ‘Rombo’. Questa attività ha dimostrato l’integrazione tra capacità cibernetiche e operazioni in ambiente innevato, con l’obiettivo di migliorare la manovra dei reparti alpini, in particolare della brigata Taurinense.

L’esercitazione si è tenuta a 2000 metri di altitudine sulle Dolomiti pusteresi, alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello, iniseme al Sottosegretario Rauti.

Arctic Forum Dolomites 2025: focus geopolitico

Parallelamente alle operazioni sul campo, si è svolto presso l’Auditorium Gustav Mahler di Dobbiaco l’Arctic Forum Dolomites 2025, una conferenza internazionale dedicata alle sfide strategiche dell’Artico, nuova frontiera dell’equilibrio geopolitico mondiale. Il convegno ha incluso tre panel di discussione: ‘Fini: interessi geopolitici e sfide’, ‘Modi: approcci strategici per sicurezza e difesa’ e ‘Mezzi: innovazione tecnologica’.

Contributo alla sicurezza di Milano-Cortina 2026

Durante la cerimonia di chiusura, svoltasi a Cortina d’Ampezzo, il Sottosegretario Rauti ha evidenziato come l’esercitazione Volpe Bianca 2025 abbia rappresentato anche un’occasione di preparazione per il supporto ai Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano-Cortina 2026. L’Esercito sarà coinvolto nella sicurezza degli impianti, nella logistica e nella preparazione delle piste, come già avvenuto per Torino 2006.

Con la Volpe Bianca 2025, le Truppe Alpine confermano il loro ruolo di avanguardia nell’addestramento in ambienti estremi, unendo tradizione e innovazione tecnologica per affrontare le sfide future.

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