E’ stata presentata ieri – 4 novembre – la prima edizione del ‘Premio Letterario Valle d’Aosta’. L’obiettivo – dichiara l’Assessorato dei Beni e Attività culturali – è “individuare, distinguere e valorizzare opere di narrativa di alta qualità, offrendo a scrittori e scrittrici un ambiente creativo e accogliente nella splendida cornice della Valle d’Aosta”. L’iniziativa del premio, infatti, mira non solo a celebrare i libri e la lettura, ma anche il territorio regionale.
Il riconoscimento verrà dato ad un’opera di rilievo della narrativa italiana contemporanea, pubblicata alla prima edizione tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2024. La giuria – composta da Paolo Giordano, Laura Marzi, Stefano Petrocchi, Veronica Raimo e Simonetta Sciandivasci – avrà il compito di selezionare le prime dieci opere partecipanti e poi i tre finalisti. La giuria, infine decreterà il vincitore finale.
Inoltre, il coinvolgimento della comunità locale sarà importante: una giuria popolare composta da 100 grandi lettori valdostani e da un gruppo selezionato di studenti assegneranno una menzione speciale a una delle opere finaliste. La partecipazione alla giuria popolare e le modalità di voto saranno indicate sul sito del Premio.
La fase di selezione delle opere avverrà nei mesi successivi alla chiusura delle candidature, quest’ultima fissata al 31 dicembre 2024. I finalisti saranno annunciati entro marzo 2025, mentre la cerimonia di premiazione è stabilita tra il 10 e il 12 aprile del prossimo anno.
Con focus sul tema del confine, sia geografico che concettuale, il Premio si propone di promuovere la riflessione sul ruolo della letteratura come punto di incontro tra mondi e culture diverse, assegnando una menzione speciale a un’opera di saggistica che esplori il tema del confine in modo originale e approfondito. Verrà inoltre conferito un riconoscimento speciale per un autore esordiente.
Il commento dell’Assessore alla Cultura
“Questo Premio, a cui teniamo particolarmente, si inserisce all’interno di una programmazione di iniziative avviate in questi anni e rivolte alla promozione della lettura – dichiara Jean-Pierre Guichardaz, Assessore ai Beni e alle Attività culturali -. È nostro dovere favorire la crescita culturale della comunità e crediamo che il libro, come da sempre testimoniato, rappresenti per la società uno strumento importantissimo per raggiungere la propria indipendenza culturale. Al tempo stesso la lettura è un fattore sociale che per sua natura mette l’individuo in connessione con altri creando condivisione e confronto che sono alla base di una comunità sana, colta e libera“.
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