In Valle d’Aosta “l’oscurantismo” che spira a livello internazionale fortunatamente non è ancora arrivato, anzi apparentemente il progresso avanza senza battute d’arresto. Così, l’Amministrazione regionale annuncia – non senza un certo trionfalismo – che darà il via al progetto pilota ‘Tampon Box’, a partire dal 31 marzo, presso l’ITPR ‘Corrado Gex’ di Aosta.
In sostanza, la scuola sarà la prima in Valle d’Aosta a mettere a disposizione delle studentesse assorbenti gratuiti all’interno dell’istituto, ma l’obiettivo è garantire “la presenza capillare di distributori in tutte le scuole superiori e – compatibilmente con le risorse disponibili – anche nelle scuole medie”.
L’iniziativa – precisa l’Amministrazione regionale – è stata proposta già in passato dalla Consulta degli studenti, ma fino ad oggi si erano registrate solo alcune iniziative autonome degli studenti in alcune scuole.
“L’installazione dei Tampo box ha un significato preciso – puntualizza l’Amministrazione regionale: le mestruazioni sono un evento naturale, eppure in molti contesti restano ancora un tabù. Superare questo stigma significa parlarne apertamente e fornire strumenti concreti per affrontare il tema con consapevolezza”.
E così per superare lo stigma delle mestruazioni, il progetto prevede “anche una campagna di sensibilizzazione” e “percorsi di educazione all’affettività e alla sessualità, con il supporto di personale esperto, come ostetriche e psicologi”.
Il ciclo non è una scelta!
“Il ciclo non è una scelta!” – questo lo slogan che accompagnerà il progetto nelle scuole, con l’auspicio che le studentesse che ne abbiano bisogno “possano usufruire del servizio in modo responsabile e consapevole”.
Nel mese di dicembre infatti sono stati consegnati i Tampon Box, insieme alle relative ricariche. A brevissimo il servizio sarà operativo nei bagni femminili di tutte le dieci scuole superiori della regione.
“Il progetto Tampon Box rappresenta un’iniziativa concreta per il benessere delle nostre studentesse e per la promozione di una scuola sempre più inclusiva. Garantire l’accesso gratuito agli assorbenti significa riconoscere un bisogno reale e contribuire a rimuovere una barriera, ancora troppo spesso fonte di disagio. Ci auguriamo che questa sperimentazione possa essere un primo passo verso una sensibilizzazione più ampia, coinvolgendo tutta la comunità scolastica in un percorso di educazione, consapevolezza e rispetto“, ha voluto dichiarare l’Assessore regionale all’istruzione del PD, Jean-Pierre Guichardaz.