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Consiglio Valle, respinte le mozioni su esenzione bollo e sulla solidarietà alla Regione Sardegna

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di Redazione

In chiusura della seduta pomeridiana di ieri, 2 ottobre, il Consiglio Valle ha discusso e respinto due mozioni delle opposizioni, l’una riguardante il pagamento del bollo auto e l’altra che chiedeva solidarietà verso la Regione Sardegna.

Bollo auto ed esenzioni: respinta la mozione della Lega Vallée d’Aoste

La prima mozione, presentata dal gruppo Lega Vallée d’Aoste, chiedeva di avviare misure per facilitare la regolarizzazione del pagamento del bollo auto e garantire l’accesso all’esenzione prevista dalla legge regionale 9/2008. La proposta, respinta con 18 astensioni e 16 voti favorevoli, mirava a tutelare i proprietari di veicoli a basso impatto ambientale, immatricolati tra il 2017 e il 2022, che non avevano potuto usufruire dell’esenzione a causa di ritardi nei pagamenti.

Andrea Manfrin, Capogruppo regionale della Lega, ha sottolineato come molte persone siano state escluse dai benefici fiscali per motivi legati a una carente comunicazione da parte della Regione. “È una situazione su cui il Governo regionale deve intervenire”, ha dichiarato Manfrin, evidenziando l’importanza delle agevolazioni per chi sceglie veicoli ecologici.

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha difeso la normativa, evidenziando gli sforzi della Regione per contrastare l’evasione fiscale. Ha inoltre ricordato che la legge è stata adeguatamente pubblicizzata e che ai cittadini inadempienti erano stati concessi ulteriori 30 giorni per regolarizzare i pagamenti.

Solidarietà alla Sardegna: mozione PCP respinta con ampie astensioni

La seconda mozione, presentata dal gruppo Progetto Civico Progressista, richiedeva al Consiglio Valle di esprimere solidarietà alla Presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, in merito al conflitto con il Governo italiano sulle autorizzazioni per impianti eolici e fotovoltaici. Lo scorso luglio, la Sardegna aveva sospeso per 18 mesi le autorizzazioni per nuovi impianti, una decisione successivamente impugnata dal Consiglio dei Ministri, scatenando una controversia legata alle prerogative dello Statuto speciale sardo.

Questo almeno ha sostenuto Chiara Minelli, Consigliere regionale di PCP, la quale ha sottolineato la necessità di una presa di posizione in difesa delle autonomie regionali, richiamando anche la Storia comune tra Valle d’Aosta e Sardegna in difesa delle proprie specificità statutarie.

Tuttavia, la mozione è stata respinta con 9 voti contrari (Lega, FI), 23 astensioni (UV, FP-PD, Pl’A, SA, RV) e solo 2 voti favorevoli (PCP).

A memoria degli Uffici regionali non risulta che il Presidente della Regione sia mai stato chiamato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nelle situazioni rappresentate dalla Consigliera (cfr. Minelli) – ha espresso il Presidente della Regione, Renzo Testolin -. Ci asterremo su questa iniziativa, confidando che se i presupposti, sui quali la Regione Sardegna e la sua Presidente hanno voluto intraprendere un percorso, sono fondati, sicuramente avranno delle risposte positive per il loro territorio. Qualora, invece, come è successo anche a noi recentemente, queste convinzioni dovessero scontrarsi con una situazione diversa, la Sardegna dovrà procedere in maniera alternativa”.