Tutto da programma: la Réunion si è materializzata, l’immediata conseguenza del congresso unionista di oggi – 16 giugno – sarà la costituzione di un gruppo consiliare regionale a 11, sotto la bandiera del Mouvement.
Si sono susseguiti in serie gli interventi prima di Cristina Machet, come Presidentessa uscente, poi Albert Chatrian e Luciano Caveri, in rappresentanza di AV e Vd’A Unie/Mouv, appena tesseratisi nell’Union Valdôtaine. E ancora Sylvie Hugonin per la commissione speciale che ha redatto il regolamento (e la Jeunesse), per finire con il Presidente della Regione, Renzo Testolin.
Il leitmotiv è quello di un tempo: tanto orgoglio autonomista e tanti proclami della bontà di un’unità finalmente ritrovata. E anche quel pizzico di “padroni” chez nous, che scalda i cuori, come nonna Thiebat, la tesserata più anziana, classe 1926, mandata in video e acclamata fra i sorrisi dalla sala. L’unica faglia che si percepisce è la presenza di una doppia candidatura alla presidenza, che i più – e in particolare l’ala di Lavevaz – provano a stemperare come del sano “pluralismo”.
Ma tutto procede, anche nel pomeriggio, durante le votazioni che si sono svolte dalle 14:00 alle 18:00. Due candidature: da un lato il tandem Farcoz/Morelli, rappresentativo del nuovo corso “riunificato”, dall’altro De Giorgis/Bonel più vicini al riflesso della segreteria uscente.
Alla fine, dopo i discorsi dei due candidati, lunghi e articolati, come previsione stravince Joël Farcoz, insieme a Michel Savin e Patrizia Morelli. Il risultato è netto: 324 voti contro appena 113 per la candidatura della squadra di Daniele De Giorgis. Si conclude così, il congresso straordinario dell’UV.