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Coldiretti VdA: “bene la legge che vieta il cibo sintetico, ora battaglia in Europa”

di Redazione

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Dopo l’approvazione definitiva da parte della Camera dei deputati della legge che introduce il divieto di produrre e commercializzare cibi prodotti in laboratorio per uso alimentare o per i mangimi animali, Coldiretti Valle d’Aosta esprime soddisfazione e rilancia: “la battaglia ora si sposta in Europa dove l’Italia, leader mondiale nella qualità e sicurezza alimentare, ha il dovere di fare da apripista nelle politiche di tutela della salute dei cittadini”, affermano i vertici regionali.

Non è la prima volta che facciamo da pionieri in Europa: l’Italia, infatti, proprio grazie al pressing di una raccolta di firme della Coldiretti, è stata il primo Paese ad adottare norme nazionali per l’obbligo di etichettatura di origine degli alimenti verso il quale si sta progressivamente allineando l’Unione Europa con il superamento di dubbi e contestazioni, a livello nazionale e comunitario, che fanno ormai parte del passato”, spiegano Alessia Gontier ed Elio Gasco, Presidente e Direttore di Coldiretti Valle d’Aosta.

La legge sul cibo artificiale approvata ieri è un risultato che tutela la qualità, la salute e i primati Made in Italy con la dieta mediterranea. Arriva nel giorno del compleanno della sua iscrizione nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco, avvenuta il 16 novembre del 2010. Un modello alimentare che ha garantito agli italiani valori record di longevità e che si è affermata a livello planetario tanto da classificarsi come migliore dieta al mondo del 2023 sulla base del best diets ranking elaborato dai media statunitense U.S. News & World’s Report’s, noto a livello globale per la redazione di classifiche e consigli per i consumatori.

La legge è dunque un impegno a difesa della dieta mediterranea ma anche – proseguono Gontier e Gasco – un segnale importante per l’Unione Europea che, nel rispetto del principio di precauzione, ha già portato da oltre 40 anni a mettere al bando negli alimenti l’uso di ormoni che sono invece utilizzati nei processi produttivi della carne a base cellulare. Peraltro la Commissione Agricoltura dell’Europarlamento si è già espressa sulla carne artificiale coltivata nella risoluzione sulle proteine, respingendo a larga maggioranza un emendamento che individuava nelle proteine coltivate in laboratorio una delle possibili soluzioni al problema della dipendenza degli allevamenti europei dagli approvvigionamenti dall’estero. Il provvedimento varato dal Parlamento nazionale pone, dunque, il nostro Paese all’avanguardia e trova terreno favorevole anche in buona parte dell’opinione pubblica europea dove si sta diffondendo una nuova consapevolezza circa i pericoli legati a una tecnologia dai contorni oscuri, con molte incognite che rischia di cambiare per sempre la vita delle persone e l’ambiente che ci circonda”.

Coldiretti Valle d’Aosta interviene anche sulle offese rivolte al mondo agricolo da Benedetto Della Vedova e Riccardo Magi di +Europa durante la manifestazione che si è tenuta ieri a Roma in occasione del voto finale della Camera sul disegno di legge: “esporre dei cartelli con la scritta ‘coltivate ignoranza’ è una inaccettabile provocazione che offende anche i nostri agricoltori valdostani che tutti i giorni assicurano cibo con il loro lavoro”, hanno sottolineato Alessia Gontier ed Elio Gasco.

Quella di ieri è stata una manifestazione autorizzata che si è svolta in maniera assolutamente pacifica con l’obiettivo di festeggiare l’approvazione di una legge che va nell’interesse non solo dell’agricoltura italiana ma di tutti i cittadini di questo Paese. Chi chiede rispetto per le istituzioni deve essere il primo a rispettare i cittadini che manifestano liberamente. Riteniamo che l’atteggiamento dei due esponenti di +Europa abbia tradito le prerogative parlamentari trascendendo nell’insulto gratuito e provocatorio”, hanno concluso i vertici di Coldiretti Valle d’Aosta.