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Cala il sipario, al voto finale la maggioranza si compatta: approvato il Bilancio regionale

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di Redazione

Dopo tre giornate e mezzo di dibattito, il Consiglio Valle ieri sera ha approvato la legge di stabilità regionale e il bilancio di previsione per il triennio 2025-2027. La maggioranza ha votato a favore, Rassemblement Valdôtain si è astenuto, mentre Lega Vd’A, Forza Italia e PCP hanno votato contro.

Il bilancio prevede un pareggio di 1 miliardo e 897 milioni di euro per il 2025, 1 miliardo e 707 milioni per il 2026 e 1 miliardo e 608 milioni per il 2027. “Il totale delle entrate per il 2025, senza considerare le partite di giro, è pari a 1 miliardo e 626 milioni di euro, superiore alla previsione formulata per il 2024 che era di 1 miliardo e 541 milioni”, ha spiegato il relatore di maggioranza, Antonino Malacrinò (FP-PD).

Le spese, invece, si attestano a poco più di 900 milioni per il 2025 e 1,3 miliardi per ciascuno degli anni successivi. Tra i principali ambiti di spesa, spiccano la Sanità (23,27% delle risorse) e l’Istruzione (13,04%).

Critiche e posizioni

L’approvazione del bilancio non ha, tuttavia, placato le tensioni in aula, con numerose critiche da parte dell’opposizione e segnali di malessere anche all’interno della maggioranza. Erika Guichardaz (PCP) ha commentato: “questo bilancio non mette in campo misure strutturali per intervenire sulla situazione di forte disagio che sta interessando la nostra comunità. La forte chiusura del Governo verso tutte le iniziative proposte, anche quelle assolutamente costruttive, ha ulteriormente influito sulla nostra valutazione già ampiamente critica”.

Pierluigi Marquis (Forza Italia) ha sottolineato la mancanza di visione strategica: “in questo bilancio ci sono tante iniziative frammentate ma non si intravedono strategie per affrontare i problemi della nostra comunità. Un bilancio di un Governo che non riesce a impegnare i soldi creando un avanzo di amministrazione stratosferico, che naviga in solitaria, senza condivisione: l’aver rigettato per partito preso ogni proposta dell’opposizione rappresenta una pagina triste, di svilimento del Consiglio regionale che non possiamo accettare”.

Per Stefano Aggravi (Rassemblement Valdôtain), il problema è anche metodologico: “spiace aver trovato qui l’ennesimo muro contro muro, con poca politica, tanta amministrazione e tanto personalismo. La Valle d’Aosta non ha bisogno di arroganza, ha bisogno di soluzioni, di un concreto interesse nel risolvere i problemi”.

Andrea Manfrin (Lega Vd’A) ha evidenziato le fragilità interne alla maggioranza: “la maggioranza si regge su un sottile equilibrio ed esce da queste giornate con le ossa rotte, in cui i franchi tiratori sono comparsi e i mal di pancia sono emersi”.

Divergenze nella maggioranza

Anche all’interno della maggioranza sono emersi dei distinguo, come evidenziato da Aldo Di Marco (Pour l’Autonomie): “le dichiarazioni critiche arrivate da alcuni appartenenti della maggioranza circa la poca disponibilità al confronto hanno confermato la nostra posizione fuori dal coro di questi ultimi due anni, in cui abbiamo criticato le diatribe interne, che causano dei ritardi all’azione del Governo. In merito alla proposta di collaborazione fattaci di recente, non siamo orientati ad accordi veramente elettorali ma restiamo aperti a ipotesi di convergenza nel caso si verifichi un vero cambio di passo che dimostri un’effettiva apertura nei nostri confronti”.

In “difesa” della linea Testolin

Dal fronte della maggioranza, Paolo Cretier (FP-PD), ha voluto ribadire il lavoro svolto dalla maggioranza: “la politica ha cantieri complessi che in questi quattro anni hanno portato a risultati importanti come l’inaugurazione della nuova sede dell’Università della Valle d’Aosta, la ripresa dei lavori all’aeroporto Corrado Gex e, a breve, l’ampliamento dell’ospedale Parini”.

Carlo Marzi (Stella Alpina) ha aggiunto: “abbiamo portato avanti progetti complessi in anni molto difficili. Nulla è più politico del bilancio: quindi chi lo ha votato ha creduto e crede in quello che stiamo facendo e in quello che vogliamo fare. Chi non lo ha votato esprime una valutazione politica negativa anche se sottobanco alcuni avrebbero voluto venire a governare. Questa è la lettura politica dell’atto politico per eccellenza, a maggior ragione se è l’ultimo bilancio prima delle elezioni”.

Aurelio Marguerettaz (Union Valdôtaine) ha ancora chiosato: “questo è un bilancio che, con tutti i limiti possibili, potrà dare delle risposte: è stato fatto un lavoro onesto e questa maggioranza ha dimostrato di essere molto più solida della minoranza”.

Infine, il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha tirato le fila: “come maggioranza abbiamo dato esempio di serietà: per fortuna non tutti la vediamo nello stesso modo, questo è indice di biodiversità e arricchisce il nostro cammino. L’unico cruccio che mi rimane è non aver chiuso un percorso più strutturato per costruire un futuro, ma questo bilancio è una risposta seria e di lavoro alla nostra comunità”.