Il Servizio per le Dipendenze patologiche (SerD) dell’USL Valle d’Aosta ha concluso un progetto di prevenzione e sensibilizzazione contro bullismo e cyberbullismo, coinvolgendo cinque classi delle scuole medie in un percorso educativo di 20 ore complessive. L’iniziativa ha previsto la compilazione di un questionario anonimo, discussioni sui risultati e la creazione di elaborati digitali sul tema.
Il progetto si è distinto per il coinvolgimento attivo degli studenti, che hanno partecipato con entusiasmo e creatività. Grazie al successo dell’iniziativa, alcuni di loro verranno ora impiegati nella ‘peer education’, diventando a loro volta formatori per i compagni delle classi prime.
In occasione della Giornata mondiale contro bullismo e cyberbullismo, presso la scuola ‘E. Martinet’, sono stati premiati i cinque migliori elaborati sui quaranta realizzati. “Un plauso alle scuole per la loro partecipazione attiva – ha dichiarato il dott. Gerardo Di Carlo, Direttore del SerD –. Ognuno di noi, famiglie, studenti e insegnanti, ha un ruolo fondamentale nel creare un ambiente scolastico più sicuro e inclusivo”.
Il dott. Di Carlo ha anche evidenziato le conseguenze del bullismo sulle vittime, tra cui disturbi psicologici, isolamento sociale e – nei casi più gravi – ideazione suicidaria: “la vittima può superare il trauma se possiede una forte resistenza mentale o se viene adeguatamente sostenuta”.
Anche l’Assessore regionale alle Politiche sociali, Carlo Marzi, ha sottolineato l’importanza di interventi concreti: “il lavoro del SerD nella prevenzione del bullismo e del cyberbullismo dimostra quanto sia fondamentale la sinergia tra sanità e scuola. Strategie innovative come la ‘peer education’ e l’uso di strumenti digitali possono fare la differenza. Come Regione continueremo a investire in progetti per il benessere giovanile (…) perché solo con un impegno collettivo possiamo costruire un ambiente più sicuro per i nostri ragazzi”.
