Nessuna rivolta nel carcere di Brissogne. A precisarlo è la Direttrice della casa circondariale, Velia Nobile Mattei, dopo alcuni giorni di silenzio stampa. Il doppio episodio di disordini – il primo avvenuto la sera di venerdì 16 maggio e il secondo nella notte tra domenica e lunedì appena successivi – non può essere definito una “rivolta”, per entità e dimensione, malgrado alcune ricostruzioni giornalistiche lo abbiano sostenuto.

“In entrambi i casi non si può parlare di rivolta”, si legge in una della Direzione dell’Istituto penitenziario. Per quanto concerne il primo episodio si sarebbe trattato di “una protesta limitata a un gruppo isolato di detenuti”, durata un paio d’ore e conclusa senza conseguenze gravi per gli agenti, solo alcuni “malori lievi” causati dalle esalazioni di fumo. L’intervento di sedazione della criticità – specifica la dott.ssa Nobile Mattei – è stato “efficiente e ordinato da parte della Polizia penitenziaria, coordinata da Direttore e Comandante”.

Il secondo episodio, il più recente, avrebbe invece coinvolto un solo detenuto che ha dato fuoco ad un materasso. Diversamente da uno scenario ben più esteso, che aveva descritto una delle sigle sindacali degli operatori di Polizia penitenziaria.

“La risposta è stata immediata per tutelare la salute di tutti, personale e reclusi” spiega la Direttrice, che infine conclude di aver già trasmesso tutti gli elementi penalmente rilevanti alla Procura di Aosta.