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Aosta, censiti gli storici concerti campanari della Cattedrale e della Chiesa di Santo Stefano

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di Redazione

Sabato 29 ottobre l’associazione torinese ‘CampaneTo’, gruppo di musicisti e studiosi di arte campanaria, ha effettuato la catalogazione dei concerti campanari presenti nei campanili della Cattedrale e di Santo Stefano in Aosta. I membri del gruppo avevano già operato in Valle lo scorso mese di Agosto censendo i concerti campanari presenti nelle torri della Santissima Trinità e di San Giovanni in Gressoney.

Il gruppo opera in collaborazione con le diocesi di Torino, Saluzzo e Mondovì e, negli ultimi anni, sta portando avanti un progetto riguardante il censimento di tutti i concerti campanari della zona annotando per ogni campanile il numero di campane, le iscrizioni, le dediche presenti sui bronzi, le note e le suonate tradizionali del territorio.

Oltre al censimento dei singoli bronzi in diversi campanili delle diocesi di Torino, Saluzzo, Ivrea e Mondovì sono state reinserite le melodie tipiche delle nostre zone andate perse negli anni ’80 con l’elettrificazione dei vari concerti e con il venir meno dei campanari locali.

Nella torre della Cattedrale dell’Assunta è presente un pregevole concerto di otto campane in scala di Si maggiore disposto su due livelli: al piano inferiore sono presenti le tre campane maggiori mentre al piano superiore le cinque minori. Il campanone è uno dei bronzi più antichi della Valle: è stato fuso insieme alla campana piccola nel 1568 dal fonditore Francesco Sermondo di Bormio. È dedicato a Gesù Nazareno e suona con il sistema ‘a slancio’ cioè ad oscillazione in occasione delle celebrazioni solenni insieme alla terza e alla quinta campana.
La seconda, nota Do#, risale al 1824 ed è dedicata a San Grato e a San Giocondo. La terza è dedicata ai Santi Pietro e Paolo ed è stata fusa da Achille Mazzola di Valduggia nell’anno della fede 1967-1968. È utilizzata la domenica insieme alla quinta come richiamo alle funzioni religiose. La quarta è dedicata a San Giuseppe e a San Giovanni evangelista ed è stata fusa dalla fonderia Vallino di Bra nel 1817. La quinta è dedicata ai santi aostani Anselmo, Bernardo e Orso, la sesta è dedicata a San Domenico in quanto donata dal canonico Domenico Noussan nel 1881, la settima è dedicata a Maria Regina della Valle d’Aosta e l’ottava ai Santi Grato e Giocondo. Il concerto è sorretto da un incastellatura lignea risalente al 1736. Attualmente le campane sono comandate da una centralina elettronica che assicura il suono delle ore e i segni per le funzioni. Delle otto campane tre possono suonare in movimento mentre le altre cinque sono fisse e utilizzabili ‘a carillon’ per eseguire inni sacri o suonate a festa tramite una piccola tastiera elettronica presente in sacrestia. 

Invece nella torre di Santo Stefano è presente un concerto di cinque campane in scala di Sol maggiore di cui il campanone intitolato a Santo Stefano fuso nel 1770 da Francesco Gervasoni, la seconda e la terza fuse dal fonditore Roberto Mazzola di Valduggia nel 1906 su iniziativa del parroco don Pietro Santeur e dedicate rispettivamente a San Pietro e a Santo Stefano. La quarta è stata fusa nel 1712 ed è dedicata alla Santa Croce mentre la piccola, fusa nel 1906, è dedicata alla Madonna del Carmine.

Al reperimento delle iscrizioni e delle dediche è seguita l’esecuzione di suonate ‘a baudetta’ (con campane a martello) e a distesa (con campane in movimento) che hanno permesso la rilevazione delle note dei singoli bronzi.

Al seguente link di YouTube è possibile vedere la suonata ‘a plenum’ eseguita dallo staff con le otto campane della Cattedrale: https://www.youtube.com/watch?v=awH2UpTKpEo&t=141s.

Le catalogazioni sono state effettuate da Marco Di Gennaro, Andrea Alesso, Luca Liturco e Francesco Santini in collaborazione con don Fabio Bredy, vicario generale della Diocesi e parroco della Cattedrale, e con don Carmelo Pellicone, parroco di Santo Stefano. Nei prossimi mesi si procederà alla catalogazione degli altri campanili cittadini.

 

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