In un momento in cui sanità, casa e lavoro restano problemi irrisolti per molti cittadini valdostani, la Regione sceglie di aprire un nuovo centro interamente dedicato all’orientamento e all’assistenza degli stranieri. Si chiamerà ‘Voce di colori’, lo sportello che sarà operativo da questa settimana in via Kaolak 38 ad Aosta, ed offrirà agli immigranti supporto per:
- rilascio e rinnovo dei documenti di soggiorno;
- acquisizione della cittadinanza italiana;
- accesso alla scuola, alla formazione e ai corsi di lingua italiana;
- inserimento lavorativo;
- tutela della salute;
- ricerca di una casa.
A finanziare l’iniziativa è l’Assessorato regionale alla Sanità e alle Politiche sociali, che affida la gestione del servizio alla cooperativa capofila ‘La Sorgente’, insieme a ‘L’Esprit à l’Envers’ ed ‘EnAIP Valle d’Aosta’. Ancora una volta, sono le note realtà del terzo settore a beneficiare di fondi pubblici, in nome dell’inclusione.
IL centro dedicato esclusivamente ai migrantri sarà aperto al pubblico con i seguenti orari: lunedì (15:30-18:00), martedì (10:30-13:30), mercoledì (14:30-18:00), giovedì (14:30-18:00), venerdì (09:00-12:30).
Intanto le liste d’attesa per visite mediche sembrano non ridursi adeguatamente e i residenti faticano ad accedere ai servizi essenziali. La Giunta regionale decide di investire su un progetto che guarda altrove. “Inclusione” e “valorizzazione della diversità” sono i termini scelti per giustificare l’apertura del centro, ma nessuno sembra chiedersi che tanti di questi servizi agli italiani non sono garantiti o lo sono esclusivamente a pagamento.
Chi pagherà invece il conto di questo nuovo sportello dedicato esclusivamente agli stranieri?