Ad Aosta due casi molto simili fra loro, a pochissimi giorni l’uno dall’altro: due anziani sono stati trovati morti nel garage, in cui da tempo vivevano. L’ultimo rinvenimento è di ieri – 10 marzo – nella rimessa di una palazzina in c.so XXVI Fabbraio, dove il corpo di un 73enne italiano è stato tragicamente scoperto senza vita. Anche in questo caso, probabilmente, all’origine del decesso cause naturali.
Impossibile dunque per la politica asternersi dal commento, di una situazione che segnala un’emarginazione e un disagio sociale crescente: “il problema è la casa, ad Aosta non si trovano case in affitto – commenta per ANSA Vd’A l’Assessore comunale alle Politiche abitative e sociali, Clotilde Forcellati -. Molti proprietari, una volta terminato il contratto, mandano lo sfratto per poi proporre gli immobili come alloggi a uso turistico”.
Secondo quanto riporta la nota agenzia stampa, “l’Amministrazione comunale starebbe approfondendo il caso dell’uomo italiano di 73 anni trovato morto ieri nella cantina di corso XXVI febbraio, dove viveva, per capire se fosse un senza fissa dimora e se fosse seguito dai servizi sociali”.
Intanto sarebbe “emerso che non era presente nell’elenco delle persone che si erano rivolte al Punto unico di accesso presso il Comune di Aosta, dove è possibile chiedere aiuto per i propri bisogni sociali e sociosanitari”.
Diversamente il settantenne trovato anch’egli senza vita in una rimessa in c.so Saint-Martin-de-Corléans, venerdì scorso, era già attenzionato dai servizi sociali in seguito ad alcuni problemi familiari.
Foto copertina: a dx Clotilde Forcellati.