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ADU vs Rete Civica: la sinistra (con più simboli che elettori) si dedica ai litigi interni

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di Redazione

Il progetto politico Alleanza Verdi Sinistra (AVS), è al centro di una disputa che vede una rottura oramai definita tra due anime della sinistra valdostana: da un lato Valle d’Aosta Aperta – federazione di sigle che riunisce AD-GV, ADU Vd’A, Movimento 5 Stelle e altri soggetti minori – dall’altro Rete Civica e i Verdi.

Secondo la versione di ADU, una componente di Vd’A Aperta rappresentata da l’ex Consigliere regionale Daria Pulz, fino all’ultimo sarebbe stato tentato un accordo politico tre le due fazioni, ma il dialogo si sarebbe interrotto a causa della posizione assunta da Elio Riccarand, deus ex machina di RC. In particolare, oggetto del contendere sarebbe stata la discussione sul principio dell’elezione diretta del Presidente della Regione, considerato un presidio irrinunciabile per Rete Civica.

Per tale ragione, nel comunicato si legge che l’accordo tra ADU e la segreteria nazionale di Sinistra Italiana è stato sospeso, anche in seguito a rassicurazioni verbali da parte del Segretario nazionale Nicola Fratoianni, il quale avrebbe “blindato” il simbolo di AVS interdicendone l’utilizzo ad altri esponenti della sinistra. Alias Rete Civica e i Verdi.

ADU conclude evidenziando la continuità del proprio impegno all’interno della federazione di sigle rappresentato da Vd’A Aperta, presentandolo come “l’unica alternativa all’Union Valdôtaine e alle destre” in vista delle prossime elezioni regionali e comunali.

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