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Kickboxing, a Roma la campionessa valdostana Martine Michieletto conquista il ring

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di Redazione

E’ entrata sul ring con addosso la bandiera valdostana, acclamata da moltissimi tifosi scesi dalle Alpi per sostenere la ‘Italian Queen’ delle arti marziali: Martine Michieletto ha preso parte, presso il pala Tiziano di Roma, alla 27ª edizione di Oktagon. 

In uno dei combattimenti più importanti della serata la pluricampionessa mondiale Martine Michieletto ha battuto nettamente ai punti Eva Guillot, campionessa europea in carica nonché atleta presente nella top 10 mondiale.

Il match inizia con una Michieletto concentratissima: dopo un primo scambio si prende il centro del ring e pressa la francese alle corde. Il piano è chiaro: fare pressione sulla Guillot e calciare di potenza con il middle kick sinistro per annullare l’ottimo pugilato della francese. Il primo round continua con questo tema, ma purtroppo la valdostana si infortuna al piede calciando, procurandosi nuovamente la probabile frattura del metatarso, come avvenuto a Bangkok 3 mesi fa nel match disputato a One Championship.

All’angolo Manuel Bethaz sistema tutto: invita Martine a usare la boxe dopo aver verificato che la sua protetta fosse in grado di muoversi nonostante l’infortunio, e calciare col il low kick con l’altra gamba. Michieletto mette in pratica e si aggiudica bene anche il secondo round senza nessuna sbavatura. 

Béthaz guida la campionessa di Donnas in un finale infuocato: trovata la strada con il diretto sinistro la Michieletto marca punti in continuazione con precisione chirurgica, imponendo una gran condizione atletica e una tecnica da manuale. Terzo round vinto in modo dilagante e vittoria ai punti unanime per l’italiana più forte di sempre in uno dei match più belli della serata.

Subito dopo la vittoria Martine Michieletto ha dichiarato: “a parte il piede che adesso dovrà guarire per bene, sono contentissima: ho combattuto bene, sono rimasta concentrata per tutto il match ed ho imposto ritmo e tattica. Manuel mi ha dato i giusti consigli dall’angolo: li ho messi in pratica e li ho uniti ad alcune sensazioni e intuizioni che avevo combattendo. Il risultato è stato ottimo. Ci tengo a ringraziare chi è venuto a vedermi, in particolare chi mi supporta dalla Valle D’Aosta: per me sentire vicino quella che è casa mia è importante. Grazie anche ai miei sponsor e ai miei sparring partner, alla mia società e a coloro che nell’ambiente degli sport da combattimento mi stimano. Infine faccio i complimenti alla mia avversaria: ha disputato un ottimo match, è venuta a combattere e ci ha provato, le rendo merito anche se ha perso”.

Ph. credit: Massimo Giorgi