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Qualità della vita 2025: Aosta scende al 27° posto su 107 province

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di Redazione

La provincia di Aosta si posiziona al 27° posto nella classifica nazionale della Qualità della vita 2025, elaborata da ‘ItaliaOggi’ e ‘Ital Communications’ in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma. Il risultato colloca la Valle d’Aosta nella fascia medio-alta del Paese, in un anno in cui solo 60 province su 107 raggiungono un livello definito “buono o accettabile”.

Il dato locale si inserisce in un quadro nazionale segnato dal consolidarsi del divario tra centro-nord e Mezzogiorno e da un peggioramento complessivo degli indicatori rispetto alle edizioni precedenti.

Aosta: performance contrastate tra eccellenze e criticità

Il posizionamento complessivo della provincia è il risultato di andamenti molto eterogenei nelle diverse dimensioni esaminate. Dal pannello regionale emergono aree di eccellenza e settori più fragili.

Le migliori performance:

  • Affari e lavoro – 9° posto: il territorio si conferma tra i più dinamici del Paese grazie alla tenuta del tessuto produttivo e alla buona capacità di attrazione occupazionale.
  • Turismo – 19° posto: la vocazione turistica della Valle d’Aosta sostiene in modo significativo la vivibilità generale della provincia.
  • Ambiente – 13° posto: la qualità del contesto naturale e le politiche di gestione ambientale restano un punto di forza.
  • Reddito e ricchezza – 26° posto: un dato che mantiene Aosta nella prima metà della classifica nazionale.

Le aree di maggiore difficoltà:

  • Sicurezza sociale – 76° posto: indicatori quali mortalità per incidenti o abusi e pressione carceraria incidono negativamente sul punteggio complessivo.
  • Istruzione e formazione – 52° posto: la provincia scivola nella parte bassa della graduatoria, segnalando criticità nella partecipazione scolastica, nel livello dei titoli di studio e nelle competenze degli studenti.
  • Popolazione – 65° posto: il trend demografico conferma le difficoltà tipiche dei territori montani, tra bassa natalità, invecchiamento e difficoltà di ricambio generazionale.
  • Reati e sicurezza – 31° posto: un dato intermedio, che migliora la percezione complessiva ma non rientra nelle migliori performance.

Nel Sistema salute, Aosta occupa il 24° posto, indicando una buona dotazione sanitaria complessiva e una capacità moderata di attrazione dei servizi ospedalieri.

Il quadro nazionale e la posizione della Valle d’Aosta

A livello italiano, l’indagine certifica un miglioramento nelle province del nord-est, un leggero arretramento nel nord-ovest e una forte sofferenza nelle regioni meridionali e insulari.

La provincia di Aosta, inserita nel cluster nord-occidentale, mantiene un posizionamento stabile, sostenuto da lavoro, turismo e qualità ambientale, ma frenato dagli indicatori demografici e sociali.

Gli esperti: “frattura territoriale crescente, resilienza nel centro-nord”

Gli analisti coinvolti nello studio evidenziano che il 2025 conferma tre dinamiche principali:

  • crescente distacco tra centro-nord e Mezzogiorno;
  • criticità sociali acute nel sud e nelle isole;
  • resilienza delle province di medie dimensioni del centro-nord.

Elementi che toccano da vicino la Valle d’Aosta, chiamata a preservare la propria qualità dei servizi e rafforzare gli ambiti più vulnerabili, in particolare istruzione e coesione sociale.

Una fotografia utile per programmare politiche territoriali

Il posizionamento al 27° posto offre ad Aosta un punto di valutazione importante: un equilibrio tra solidità economica e attrattività turistica, accanto a sfide strutturali che interessano la dimensione sociale e demografica. Lo studio rappresenta anche quest’anno uno strumento di lettura utile per le politiche pubbliche regionali, orientato a migliorare la qualità della vita dei cittadini valdostani nel lungo periodo.

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