Tor Vergata ha accolto oltre un milione di giovani per la Veglia di sabato 2 agosto e la Santa Messa di domenica 3 agosto, cuore del Giubileo dei Giovani 2025 con Papa Leone XIV. Tra loro anche i 115 ragazzi valdostani, partiti su due pullman da Aosta con tappa ad Assisi, che hanno vissuto una settimana di preghiera, incontri e amicizie, ospitati a Morlupo, alle porte di Roma.
Gli accompagnatori della Pastorale Giovanile di Aosta – don Daniele Borbey, Ivana Debernardi e Sophie Perret – raccontano un’esperienza intensa e serena: “innanzitutto siamo stati fortunati dal punto di vista della salute: siamo stati tutti bene. È stata un’esperienza di profonda unità fra ragazzi e adulti, in un clima di grande collaborazione. Tutto ha funzionato al meglio e tutte le attenzioni poste dall’organizzazione hanno creato tanta tranquillità“.
Particolarmente significativa è stata la lunga fila di ragazzi al Circo Massimo per accedere alla confessione. “Ore di coda sotto il sole per un sacramento non di moda – racconta don Borbey. Ma tutti siamo rimasti stupiti da come i giovani abbiano sentito importante questo momento. Gioia e stupore sono le parole che ci portiamo a casa”.
Le voci dei ragazzi restituiscono la profondità dell’esperienza
Jacopo, 18 anni: “ho provato emozioni forti. La forza della fede, nel canto di centinaia di ragazzi e nel silenzio di un milione di persone durante la Veglia, resterà per sempre nel mio cuore”. Ma anche Marco Maria, 19 anni: “è stata un’esperienza indelebile, tatuata per sempre nella mia vita. Ho rivissuto la confessione dopo tantissimo tempo ed è stato bellissimo”. Eancora Emilie, 17 anni: “non sono mai stata così vicina a Dio. Grazie ai sacerdoti che ci hanno accompagnato mi sono sentita guidata giorno dopo giorno”.
Anche la notte a Tor Vergata, con una leggera pioggia inaspettata, è stata vissuta senza timori e con entusiasmo. Irene, 17 anni, la sintetizza così: “ho provato gioia e spensieratezza in ogni momento. Torno a casa con nuove amicizie e l’impegno di continuare a pregare ogni giorno”.

La delegazione valdostana rientra con gratitudine verso chi ha reso possibile il viaggio, dal Vescovo di Aosta Mons. Franco Lovignana – presente alla partenza e vicino ai ragazzi con messaggi e telefonate – agli accompagnatori laici e religiosi: don Alessandro Valerioti, il diacono Simone Garavoglia, suor Francesca Danieleto, Sophie Perret e gli sposi Katia Ronchini e Michele Sanna.
Un viaggio che per molti resterà, come hanno detto i giovani stessi, “per sempre nel cuore”.