In merito alle elezioni politiche anticipate del 25 settembre, Rete Civica – lista di sinistra e ambientalista componente del PCP nel Consiglio regionale della Valle d’Aosta e nel Consiglio di Aosta – ha ritenuto doveroso commentare il quadro politico “desolante” delineatosi alla fine delle consultazioni pre elettorali.
“Mentre i principali partiti della destra sono raggruppati in un’unica coalizione e presentano un solo candidato, su cui convergeranno tutti i voti – spiega in una nota Rete Civica – in Valle d’Aosta l’insieme delle forze politiche progressiste si presenterà diviso in diverse aggregazioni e con vari candidati che si divideranno i voti in contrapposizione alle candidate della destra unita”. Risultato? “Un confronto impari che crea grande preoccupazione, perché, questa volta, la coalizione di destra è guidata da Fratelli d’Italia, un partito che non ha fatto i conti con le sue radici fasciste, autoritario e retrogrado sul piano dei diritti sociali e su quelli civili, e che è connotato da principi e valori totalmente in contrasto con quelli progressisti”.
Il “rischio notevole” che potrebbe derivare dalla vittoria di un centrodestra unito, per Rete Civica, è la causa diretta di “una mancanza di volontà di confronto di alcune formazioni di sinistra”. Nonostante, infatti, RC abbia “invitato tutti i progressisti ad una presentazione unitaria, credibile e al di sopra dei simboli di partito”, il Partito Democratico valdostano “ha preferito privilegiare la ricerca di una intesa con UV e autonomisti, a scapito di un progetto di aggregazione delle forze progressiste che poteva concretizzarsi in questo frangente”, mentre gli autonomisti, dal canto loro, “hanno confermato la propria inconsistenza politica e una ormai irreversibile conflittualità personalistica, che li ha visti cassare candidature importanti e di qualità e manifestare scarsità di coesione e compattezza anche nel momento della scelta in extremis del candidato al Senato”.
In questo contesto, Rete Civica ha ritenuto opportuno “non accrescere la frammentazione presentando sue candidature, ma non si sottrae al compito di fare valutazioni sul quadro delle proposte che si è delineato, invitando tutte e tutti a partecipare al voto, guardando soprattutto ai contenuti, se ci sono, e alla loro credibilità”.
Rispetto ad alleanze e candidature in Valle d’Aosta, Rete Civica invita a scegliere fra quelle che “siano espressione di valori e principi alternativi a quelli della destra e che esprimano, con chiarezza e precisione, contenuti realmente ambientalisti, solidaristi ed europeisti”.
A tal proposito – prosegue RC – “le candidature di Erika Guichardaz e Daria Pulz valorizzano il ruolo e la presenza femminile e sono rappresentative di un’area politica attenta ai bisogni ed ai problemi della popolazione e del territorio”. Parole di supporto anche nei confronti di Patrick Vesan: “le sue qualità – una sensibilità sociale e umana e una competenza scientifica di valore -, il suo percorso accademico nell’ambito delle politiche sociali, l’attività nel Terzo Settore e il suo impegno associativo e civile sono senza dubbio alcune delle caratteristiche che auspicavamo per tutti i candidati di questa tornata elettorale”.