Dopo decenni di inattività normativa, il tema della Zona franca per la Valle d’Aosta torna al centro del dibattito politico grazie a una proposta di legge presentata alla Camera dal deputato di Fratelli d’Italia Alessandro Urzì, in accordo con il Coordinatore regionale del partito Alberto Zucchi.
L’iniziativa – che arriva a stretto giro della proposta di legge in materia di abbassamento del numero di firme per presentare la candidatura ad Europarlamentare valdostano – punta a dare attuazione a una delle previsioni fondanti dello Statuto di autonomia del 1948, finora mai resa operativa: quella che stabilisce che la Valle d’Aosta debba essere posta fuori dalla linea doganale e riconosciuta come zona franca.
“Il tempo è maturo – afferma l’On. Urzì – per aprire un confronto, coinvolgendo istituzioni nazionali e rappresentanze regionali, per capire in che forma applicare finalmente una norma rimasta lettera morta per troppo tempo”.
Al centro della proposta c’è il principio di intesa tra Stato e Regione, che dovrà definire sia i criteri applicativi sia la distribuzione dell’onere fiscale legato alle agevolazioni previste per imprese e cittadini. Un punto che Urzì chiarisce: “sono convinto che la Regione possa farsi carico dell’onere grazie al sistema di fiscalità autonomo già esistente, ottenendo benefici rilevanti senza costi aggiuntivi per lo Stato”.
La legge proposta mira a stimolare lo sviluppo economico, sostenendo il tessuto imprenditoriale locale e migliorando la qualità della vita dei residenti. Secondo Urzì e Zucchi, agevolazioni fiscali e tributarie associate alla zona franca rappresenterebbero uno strumento efficace per attrarre investimenti, rilanciare settori strategici come turismo, agricoltura e industria, nonché affrontare gli svantaggi strutturali che la Valle sconta a causa della sua posizione geografica e delle dimensioni contenute del mercato interno.
Zucchi, invece, ha voluto sottolineare il valore politico dell’iniziativa: “dopo 80 anni, è giunto il momento di misurarsi davvero con questo principio statutario, verificandone l’attuabilità alla luce di un mondo profondamente cambiato rispetto al secondo dopoguerra”.
Va ricordato che in passato erano stati avanzati anche un progetto di legge regionale, poi trasmesso al Parlamento, oltre ad una proposta di norma di attuazione attualmente sospesa in Commissione paritetica. Con la proposta, Fd’I dichiara di voler riaccendere il dibattito e avviare un percorso concreto verso l’attuazione di una prerogativa storica dell’Autonomia valdostana.