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Voucher sanitari, il ConsVdA dice NO a Forza Italia. Marquis: “serve il voucher per un taglio netto alle liste d’attesa”

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di Redazione

Non passa in Consiglio Valle la mozione di Forza Italia che chiedeva l’introduzione di misure integrative sperimentali per ridurre i tempi d’attesa in sanità, tra cui un sistema di voucher per il rimborso delle prestazioni effettuate anche in strutture private. Il testo è stato respinto con 23 astensioni e 10 voti favorevoli.

La proposta prevedeva l’istituzione di nuovi LEA regionali e l’attivazione di un tavolo pubblico-privato accreditato per chiarire ruoli e compiti nella gestione sanitaria. “La sanità pubblica oggi non riesce a rispondere alle esigenze della popolazione – ha dichiarato Pierluigi Marquis (FI) – e l’assunzione di nuovi medici specialisti, da sola, non basterà”.

Marquis ha citato i dati sulle attese: “a fine dicembre 2024 erano 8.600 i cittadini in attesa di una prestazione, oggi 3500 hanno diritto al percorso di tutela. Serve un voucher che permetta loro di rivolgersi al privato con rimborso regionale“.

Netta la replica dell’Assessore Carlo Marzi, che ha difeso la linea dell’attuale programmazione: “una misura di rimborso immediato come il voucher non tiene conto degli effetti sul sistema pubblico. La sanità, bene collettivo, deve restare sotto controllo regionale, anche quando coinvolge il privato“.

Marzi ha elencato gli interventi in atto, tra cui l’uso di specialisti convenzionati e il rafforzamento del privato accreditato: “l’’85% dei percorsi di tutela è stato completato entro marzo, le liste si sono dimezzate. Ma il voucher rischia di duplicare la spesa pubblica e di creare un’illusione di facile accesso che non garantisce la continuità delle cure“.

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