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Voglia di presidenzialismo e maggioritario: un comitato trasversale chiede la riforma elettorale per accantonare le manovre da Prima Repubblica

di Redazione

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Il Comitato Regionale per la Riforma elettorale ha depositato questa mattina,  presso la Presidenza del Consiglio regionale, le firme per avviare la procedura nell’ottica di un referendum propositivo sulla legge elettorale regionale. Un comitato vasto che spazia fra nomi noti di vari movimenti politici, di diverso orientamento politico. 

La riforma del sistema elettorale auspicata prevede – scrivono i proponenti – la scelta diretta del Presidente della Regione, supportato da una o più liste che presentano un comune programma di governo. Ad esser eletto sarebbe il candidato Presidente più votato, purché raggiunga almeno il 40% dei voti validi. In caso nessuno vi riesca al primo turno, si passerebbe al ballottaggio a distanza di almeno 15 giorni. 

Alla lista o alle liste collegate al candidato vincente andrebbero poi almeno 21 seggi dei 35 del Consiglio Regionale, garantendo in questo modo una maggioranza più stabile ed – entro 10 giorni – una Giunta Regionale granitica e in carica probabilmente per l’intera legislatura. Sempre secondo il comitato promotore la legge favorirebbe “la presenza femminile in Consiglio regionale” oltre ad estendere “il diritto di candidarsi anche ai diciottenni“. Non solo consentirebbe “una maggiore rappresentatività di forze politiche abbassando l’attuale sproporzionata soglia di sbarramento per accedere ad un seggio“.

Una proposta per un referendum su una legge elettorale maggioritaria a doppio turno, per grandi parti similare a quella che si ha per l’elezione del Comune di Aosta, che rappresenterebbe sicuramente uno scenario rivoluzionario per la politica regionale. 

La nota termina con un invito alle forze presenti in ConsVdA:”Il Comitato promotore dell’iniziativa auspica che numerosi consiglieri regionali condividano la proposta, la assumano e la depositino formalmente in modo da accelerare l’iter di una riforma che proprio per i grandi mutamenti che comporta non può essere attivata a ridosso del rinnovo del Consiglio regionale“.

Firmato in calce

Roberta Balbis, Vitaliano Barberio, Antonio Beck Peccoz, Maria Rosa Bonel, Luciano Boccazzi, Sarah Burgay, Claudia Bugiardini,  Paola Cina, Arianna Cremonese, Marco Curighetti,  Carlo Curtaz, Cristina Dattola, Marina Dell’Aquila, Romano Dell’Aquila, Ombretta Domenighini, Raimondo Donzel, Giovanni Girardini, Rodolfo Fassin, GianPaolo Fedi, Stefano Ferrero, Carmela Fontana, Diego Foti, Enrico Foy, Luigi Giunta, Giuseppina Gonfaloni, Giuseppe Grassi, Fulvia Grasso,Elisa Guichardaz, Leonardo La Torre, Luca Lenzi, Piero Lucat, Gabriella Mania, Antonella Marcoz, Alessandra Masseglia, Bruno Milanesio, Walter Musso, Orlando Navarra, Roby Obert, Ruggero Parlamento, Vincenzo Peschiera, Gabriella Poliani, Patrizia Pradelli, Giacinta Prisant, Delia Prospero, Fabio Protasoni, Valentina Radu, Elio Riccarand, Adelaide Rosset, Simona Ruffoni, Loris Sartore, Adelaide Sonatore, Dina Squarzino, Angela Stella, Cristina Stevenin,  Ugo Venturella, Elsa Vierin,  Cleta Yeuillaz, Alberto Zucchi.