Nel 2023 al Pronto soccorso del Parini si conferma il trend di crescita dei casi di violenza di genere, dovuto in parte a un effettivo aumento del fenomeno, in parte all’aumentata capacità degli operatori di intercettare e codificare questa particolare tipologia di pazienti grazie a una formazione aziendale specifica. L’Azienda USL ha anche aperto un indirizzo email dedicato dove utenti e personale possono chiedere informazioni: violenzadigenere@ausl.vda.it.
In vista della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si svolgerà sabato 25 novembre, l’USL valdostana ha diffuso i dati dei casi registrati nel 2023, che delineano un fenomeno “in crescita e allineato ai numeri registrati a livello nazionale”.
I dati al 31 agosto, nel dettaglio, confermano un incremento dei casi: sono stati 250, di cui 200 con vittime italiane, 10 di Paesi dell’Unione europea e 17 extracomunitarie. Di questi casi, 82 sono avvenuti in ambiente domestico, 80 in strada e i restanti in ambiente lavorativo. Nel 2022, i casi registrati erano stati 151, la maggior parte dei quali coinvolgevano donne di nazionalità italiana, di età media di 38 anni. In oltre la metà dei casi, la violenza è avvenuta in ambiente domestico.
“È un incremento in parte reale, ma in parte sicuramente dovuto da un lato a un aumentato numero di donne che trovano il coraggio di denunciare, forti di una maggiore fiducia nelle istituzioni e nel personale di soccorso, e dall’altro dalle competenze del personale che è stato preparato adeguatamente nel corso di formazione specifico, organizzato dall’USL“, spiegano Antonia Billeci, medico del reparto di Medicina e Chirurgia d’accettazione e d’urgenza ed Emergenza territoriale e l’infermiera del 118 Katia Vallet, le due referenti regionali e aziendali per la violenza di genere.
A maggio e ottobre si sono svolte la prima e la seconda edizione del corso, strutturato in tre giornate, sulla violenza di genere e il maltrattamento domestico, compreso quello sui minori, con illustrazione del nuovo protocollo aziendale, che ha coinvolto gli operatori sanitari dei Pronto soccorso generale, ostetrico-ginecologico e pediatrico, con gli operatori sanitari e i soccorritori del 118, gli psicologi del nucleo dell’emergenza, gli assistenti sociali ospedalieri e regionali, le Forze dell’ordine. L’iniziativa è stata prevista dalle linee guida nazionali sul tema con lo scopo di preparare all’accoglienza, presa in carico, rilevazione del rischio di revittimizzazione e di prevenzione.
In occasione della Giornata del 25 novembre, gli operatori del pronto soccorso apporranno sulla divisa un adesivo: “è un girotondo di tutte le figure coinvolte nell’accoglienza delle persone vittime di violenza, per ribadire l’impegno contro la violenza sulle donne e la loro presenza a fianco delle stesse, a dimostrazione delle capacità di accoglienza di tutto il personale”, spiega una nota.
Le referenti per la violenza di genere dell’Usl della Valle d’Aosta distribuiranno inoltre materiale informativo sulle attività di accoglienza in Pronto soccorso, ma anche sulla rete antiviolenza presente sul territorio.