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Dermatite bovina: Valle d’Aosta Futura chiede chiarimenti sulla campagna vaccinale

Sono state sollevate numerose critiche sulla campagna di vaccinazione obbligatoria per la Dermatite Nodulare Contagiosa (LSD), introdotta dal Governo regionale con la delibera 1076 del 7 agosto 2025.

Nonostante le ripetute richieste di chiarimenti all’Assessore alla Sanità Carlo Marzi e alla Giunta – secondo il movimento – ”risposte chiare ed esaurienti non sono mai pervenute”.

Sempre secondo Vd’A Futura, in un comunicato scorso, l’Assessore Marzi avrebbe dichiarato che la vaccinazione non sarebbe stata coattiva. In realtà la delibera di Giunta ha approvato un “un piano di vaccinazione ufficiale obbligatorio” per l’intero patrimonio bovino regionale e per tutti gli animali provenienti da altre regioni in alpeggio. Chi rifiuta la somministrazione ai propri animali è sanzionato attraverso multe pesanti.

Ma sono tanti i punti sollevati da Vd’A Futura: la sorte dei 3933 capi provenienti dal Piemonte, l’applicazione dei protocolli veterinari, l’obbligo di vaccinazione per circa 600 bovini ancora esclusi nonostante i target europei siano stati raggiunti, le condizioni di rientro in Piemonte degli animali oggi in alpeggio, l’eventuale vigilanza sugli effetti avversi e le modalità con cui i vaccini sono stati ordinati.

Inoltre, il movimento evidenzia come la dermatite bovina in Valle non era presente, non essendo stato registrati alcun focolaio.

Si è giocato sulla paura, ancora una volta, le istituzioni devono dare agli allevatori risposte puntuali e basate su dati concreti”, conclude il movimento che rimarca il proprio scetticismo in merito alla gestione del rischio da LSD da parte dell’Assessorato regionale alla Saità.

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