In un’epoca dominata dalle cattive notizie che invadono i telegiornali e i social, dove si tende a dipingere il mondo come un luogo in declino, la realtà è ben diversa. Nicolò Govoni, fondatore di ‘Still I Rise’, un’organizzazione che dal 2018 porta educazione d’eccellenza a bambini profughi e vulnerabili, lancia un messaggio forte e chiaro nel suo libro ‘Un Mondo Possibile’.
Secondo l’autore, il mondo sta migliorando, ma solo se smettiamo di lasciarci sopraffare dal pessimismo imposto dai media e iniziamo a guardare i progressi concreti che sono stati fatti. Le statistiche confermano che, globalmente, la povertà sta diminuendo, l’alfabetizzazione cresce, la mortalità infantile è in calo e, in generale, le condizioni di vita migliorano. Ma questi risultati, incredibilmente, spesso non vengono raccontati, perché non fanno notizia. Le televisioni e i giornali vivono del business delle cattive notizie, preferendo focalizzarsi sulle crisi e i disastri piuttosto che sui successi.
Govoni sfida questa visione distorta della realtà, invitando a non cadere nel tranello del pessimismo e dell’indifferenza. Non è facile accettare che abbiamo davvero il potere di cambiare la realtà che ci circonda, ma è proprio questa consapevolezza che ci spinge a non rimanere immobili. La responsabilità di fare qualcosa per migliorare il mondo è grande, ma è anche un’opportunità che non possiamo ignorare.
L’autore, con uno stile diretto e senza mezzi termini, sfida le idee comuni che spesso ci bloccano. Il suo messaggio è chiaro: “se vogliamo cambiare il mondo, dobbiamo prima di tutto cambiare il nostro modo di vederlo”. Il suo libro non è solo una riflessione sulla situazione attuale, ma una chiamata all’azione per costruire un futuro migliore, a partire da ognuno di noi.
La rivoluzione che Govoni propone non è solo sociale, ma interiore. La vera trasformazione inizia dentro di noi, sfidando le convenzioni e le paure che ci tengono fermi. Il suo libro, infatti, ci pone una domanda cruciale: “sei pronto alla rivoluzione?“. E la risposta che spesso sentiamo è quella della paura e del disinteresse. Non all’inizio, quando ci sembra che cambiare il mondo sia un’impresa impossibile o, peggio, rischiosa. Ma questa paura, secondo Govoni, è la barriera principale da abbattere.
La scuola, per esempio, è uno dei settori che più di tutti ha bisogno di una rivoluzione. Govoni critica aspramente il sistema scolastico “di massa”, che non è mai stato concepito per liberare le menti o educare, ma per formare manodopera per il sistema industriale. Duecento anni dopo, questo modello obsoleto resiste e lo fa in modo dannoso. La scuola tradizionale, con il suo approccio impersonale e standardizzato, non riesce a stimolare la creatività o il pensiero critico degli studenti e questo si riflette nei dati: in Italia, uno studente su sette abbandona la scuola e meno del 50% dei maturandi raggiunge le competenze minime. Un altro dato allarmante è che gli studenti italiani sono tra i più ansiosi al mondo, con oltre 220.000 ragazzi che soffrono di disturbi mentali legati all’esperienza scolastica.
Govoni non si limita a denunciare la situazione scolastica ma affronta tematiche legate all’economia, alla politica ed in particolare alle multinazionali, proponendo delle soluzioni per attuare il cambiamento. Primo tra tutti, il boicottaggio delle multinazionali che alimentano il sistema attuale. Attraverso una resistenza pacifica, possiamo fare la nostra parte per ridurre l’influenza negativa di questi colossi, i cui interessi non sono mai a favore del benessere collettivo. Il boicottaggio consapevole, insieme al sostegno a iniziative locali e sostenibili, è un’arma potente contro l’omologazione e la standardizzazione imposte dalle grandi potenze economiche.
Nicolò Govoni, con il suo libro, ci invita ad abbracciare una nuova visione: non quella di un mondo in declino, ma di un mondo che sta migliorando, grazie alla determinazione di individui che credono nel cambiamento. “E tu, sei pronto alla rivoluzione?”: la risposta non dipende da qualcun altro, ma da te. È il momento di agire, di smettere di guardare i telegiornali che vivono del business delle brutte notizie e iniziare a costruire, insieme, il mondo che vogliamo.
Cosa fa Still I Rise?
Still I Rise apre scuole d’eccellenza in contesti difficili, con l’obiettivo di emancipare i più svantaggiati, offrendo loro la possibilità di un’educazione gratuita e di alta qualità.
L’organizzazione lavora ogni giorno per crescere una nuova classe dirigente più umana e consapevole, impegnandosi a garantire un’istruzione di eccellenza a tutti i bambini del mondo, con l’ambizione di fare la differenza: è infatti la prima non profit al mondo a offrire gratuitamente il prestigioso ‘International Baccalaureat’e ai minori profughi e vulnerabili.
Lavorare per l’emancipazione e per l’uguaglianza è una missione che può cambiare non solo le vite degli studenti, ma anche la direzione dell’intero pianeta. L’organizzazione ha ideato un metodo educativo rivoluzionario nelle sue scuole, progettato per andare oltre le convenzioni tradizionali, promuovendo un’educazione inclusiva, innovativa e orientata al pensiero critico. Questo metodo punta a risvegliare la curiosità, il desiderio di apprendere e la capacità di affrontare le sfide della vita con coraggio e determinazione, preparando i giovani studenti ad essere i leader consapevoli del futuro.
Inoltre, Still I Rise è presente con gruppi di volontari in ogni regione d’Italia, inclusa la Valle d’Aosta. Se qualcuno volesse farne parte, può scrivere a gruppovalledaosta@stillirisengo.org o contattare il numero 340-4197074.
Martina Domaine