Tragedia in quota, in Svizzera, dove cinque dei sei scialpinisti elvetici dispersi in montagna da sabato scorso, 9 marzo, sono stati trovati morti lungo l’itinerario Zermatt-Arolla.

Le operazioni di ricerca sono state a lungo ostacolate dal maltempo, almeno fino a ieri sera quando il soccorso alpino elvetico è riuscito a trasferire un’equipe di quattro soccorritori vicino al rifugio Cabane de la Dent Blanche, a 3.500 metri di quota. Da lì – i quattro – si sono spostati al settore della Tete Blanche, dove hanno scoperto i corpi.

La polizia cantonale del Vallese ha comunicato che il sesto scialpinista non è ancora stato localizzato e le ricerche sono in corso. I sei scialpinisti, tra i 21 e i 58 anni, apparterrebbero tutti alla stessa famiglia del Vallese, tranne una donna che persona proviene dal cantone di Friburgo. Secondo quanto riporta il quotidiano svizzero Le Nouvelliste, si tratta di tre fratelli, uno zio, un cugino e l’amica di uno dei fratelli. Alcuni di loro erano alpinisti esperti e si stavano allenando per partecipare alla Patrouille des glaciers, una gara di scialpinismo di fama mondiale prevista per l’aprile venturo.