Stupore da parte della sezione giovanile della Lega Vallée d’Aosta, circa i destini del futuro studentato dedicato agli studenti dell’Università della Valle d’Aosta. La Lega Giovani dice di aver appreso da fonti stampa che il succitato studentato “potrebbe vedere la luce entro la fine del 2026”. Uno stupore dettato dal fatto che – dicono i giovani – solo sei mesi fa, l’Univda aveva comunicato ai rappresentanti degli studenti che lo studentato sarebbe stato pronto tra circa un anno.

“Un cambio di data – ha commenta il Vicecoordinatore regionale della Lega Giovani Erja Nicod – che ci lascia perplessi perché manca un posto dove poter ospitare gli studenti dell’Université de la Vallée d’Aoste che vengono da lontano e non hanno la possibilità di pagare affitti che risultano proibitivi. Il 2026 è una data piuttosto lontana, soprattutto se si considera che la nuova sede dell’Università dovrebbe aprire nel 2024”.

“Siamo convinti che lo studentato sia un servizio fondamentale e ringraziamo i Consiglieri della Lega per essersi fatti portavoce di questa necessità. Per fare in modo che gli studenti residenti fuori Valle abbiano voglia di frequentare il nostro Ateneo bisogna attirarli mettendo in luce le potenzialità che il nostro territorio offre e dar loro tutti i servizi di cui potrebbero aver bisogno”, continua Nicod.

Il riferimento è alll’Odg presentato dal Carroccio in occasione della discussione sul bilancio regionale 2024, in cui si chiedeva che la struttura che dovrà ospitare gli studenti venisse realizzata entro il prossimo anno accademico.

Oltre allo studentato, sono altri i servizi che verranno a mancare secondo i giovani leghisti. “Non siamo certi che il nuovo Ateneo sarà realmente pronto entro il 2024. Per non parlare poi del sistema dei trasporti con un ferrovia che, a partire dal 3 gennaio, sarà chiusa per almeno tre anni creando traffico su strada con conseguenti ritardi. E non vogliamo nemmeno toccare il tasto dolente dei parcheggi che sono stati progressivamente eliminati per far posto alla ciclabile. Come possiamo – conclude il Vicecoordinatore Nicod – essere attrattivi per gli studenti che risiedono in altre Regioni? Il meraviglioso territorio della nostra Regione da solo non basta! Occorre trovare soluzioni che rispondano concretamente alle esigenze degli studenti”.