La Regione Valle d’Aosta deve rinunciare ad un finanziamento di 20 milioni di euro proveniente dal PNRR, destinato al potenziamento del servizio idrico integrato. Non si è scomposto il presidente del Bim, Joël Crèton, secondo cui tali risorse verranno compensate attraverso diverse strategie, tra le quali l’eventuale adeguamento delle tariffe per l’approvvigionamento idrico.
Fratelli d’Italia Vd’A però non ci sta e – in una nota – esprime tutto il suo sconcerto. “Fin dal 2019 l’ARERA ( Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) aveva segnalato e chiesto di regolarizzare il metodo impiegato in Valle d’Aosta per la tariffazione del servizio idrico, ma le varie giunte regionali susseguitesi ed il BIM, dal 2019 ad oggi, hanno sempre considerato come superfluo e non necessario adempiere ad un obbligo normativo nazionale ed europeo”, scrive lapidario il segretario regionale di Fd’I Alberto Zucchi.
A monte della perdita del contributo, secondo Fd’I, ci sarebbe l’inerzia e l’inadempienza dell’amminisrazione regionale. Il risultato sarebbe che la Valle d’Aosta sarebbe “l’unica regione a non aver messo in atto un quadro normativo o ad aver attivato accordi preventivi con ARERA”.
La nota di Fratelli d’Italia si conclude con la richiesta di far chiarezza su quali fondi e dove verranno reperite le risorse per compensare i 20 milioni di mancati contributi che sarebbero potuti arrivare dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.