Anche l’Union Valdôtaine ha espresso soddisfazione circa la decisione della Corte Costituzionale di annullare la sentenza espressa dalla Corte dei Conti relativo al prestito alla casa da giuoco di Saint-Vincent.
Il partito ha così commentato in una nota pubblica: “si tratta senza dubbio di una decisione che restituisce dignità al Consiglio regionale e al ruolo dei Consiglieri. Resta da constatare, con amarezza, come i Consiglieri coinvolti, ai quali esprimiamo tutta la nostra solidarietà, siano stati oggetto di accuse tanto feroci quanto infondate, debitamente amplificate dal tono esasperato di chi sfrutta i vari populismi, sempre più diffusi anche nella nostra Regione. Oltre alla gogna mediatica, sono state prese misure ingiuste e invasive anche contro gli accusati, che hanno profondamente intaccato la serenità della loro vita e quella delle loro famiglie. Speriamo che questa triste pagina della storia della politica valdostana venga ora voltata per sempre e che si possa creare un’atmosfera più serena e propositiva per il futuro“.
Di fatto, l’Union Valdôtaine cita parte della sentenza: “l’approvazione della delibera del Consiglio regionale del 23 ottobre 2014, n °. 823/XIV, la ricapitalizzazione della società interamente pubblica che gestisce il Casino de Saint-Vincent, pur dando luogo ad un atto formale di amministrazione, costituisce, da parte dei Consiglieri Regionali, l’esercizio di una funzione che risale a valutazioni eminentemente politico-strategiche, inerenti all’autonomia decisionale dell’organo politico della Regione Valle d’Aosta, in quanto tale esente da responsabilità, sulla base dell’art. 24 dello Statuto Speciale“.