In vista degli appuntamenti elettorali di fine di settembre, il Partito Democratico della Valle d’Aosta prova a battere un colpo contro le ipotesi di alleanze politiche “indistinte e preventive” sia sul piano regionale che comunale. Il rifermento – ovviamente – è in primo luogo al neonato blocco autonomista, che sembra dare le carte in questa fase politica.
“Proporre oggi in Valle d’Aosta e nella città di Aosta un’alleanza indistinta e preventiva, senza un confronto programmatico e senza passare dal giudizio degli elettori, è un’anomalia”, scrive il PD in una nota. Non si tratterebbe di una “larga intesa” o di un “laboratorio politico” – secondo i Dem -, ma di una “confusione tra avversari e alleati che rischia di svuotare la democrazia del suo significato più profondo: scegliere, attraverso il voto, un progetto politico chiaro”.
Per il PD valdostano la priorità resta costruire un’alternativa su basi precise: “serve un’idea forte di società che metta al centro il lavoro, la giustizia sociale, la transizione ecologica, l’innovazione, i diritti civili e la difesa della scuola e della sanità pubblica”, prosegue il comunicato.
Infine, i Dem ribadiscono l’intenzione di lavorare per un progetto “progressista” capace di indicare una direzione precisa e chiedere su quella il consenso dei cittadini. “Il nostro campo si costruisce su basi solide, non su convenienze del momento”, conclude la nota.