Di fronte a quella che il SAVT descrive come una crescente tensione sociale e al moltiplicarsi degli scioperi a livello nazionale, il Sindacato Autonomo Valdostano dei Lavoratori ha lanciato un appello al Presidente della Regione Valle d’Aosta, Renzo Testolin, per un incontro con l’obiettivo di discutere le fragilità del tessuto sociale regionale.
Il direttivo confederale del SAVT ha sottolineato che il numero elevato di scioperi proclamati a livello nazionale, compreso il prossimo sciopero generale indetto da CGIL e UIL per il 29 novembre, riflette difficoltà profonde nei settori produttivi e nella società italiana. Tuttavia, il Sindacato esprime preoccupazione per l’efficacia di questi strumenti di lotta, evidenziando il rischio di frammentazione e confusione tra i lavoratori stessi.
“Siamo di fronte a una situazione di conflittualità elevata, che rischia di compromettere la credibilità dei Sindacati come corpi intermedi, il cui ruolo principale è fungere da ponte tra le parti, evitando conflitti sociali e non alimentandoli”, spiega il SAVT.
A livello regionale, il Sindacato rileva come l’impoverimento di alcune fasce di lavoratori e cittadini sia in continuo aumento, aggravando le diseguaglianze. Per questo motivo, il SAVT ha ritenuto indispensabile chiedere un incontro con il Presidente della Regione, che ricopre anche le funzioni prefettizie, al fine di porre al centro dell’attenzione le crescenti difficoltà sociali della Valle d’Aosta.
Secondo il SAVT è fondamentale che sui servizi essenziali, come sanità e istruzione, vi sia una garanzia di presidio pubblico, evitando privatizzazioni che potrebbero ridurre l’accessibilità per i cittadini. In un periodo di alta pressione fiscale, il Sindacato ribadisce che tali diritti devono essere considerati prioritari e tutelati.